giovedì 26 agosto 2021

 Accendo la Tv: nella già delirante situazione afghana pure un attacco suicida fra i disperati all'aeroporto!

Fin dove può spingersi la follia e la cattiveria degli uomini?

Sono sempre più senza parole, sento solo un dolore sordo nel cuore.....

 La totalità o integrità mi ha incuriosito da quando noi ragazzi abbiamo costruito castelli di sabbia sulla spiaggia. Hai costruito un mondo perfetto. L'hai circondato con un fossato. Hai alzato lo sguardo e c'era una sedia da spiaggia incongrua, una coperta, o semplicemente la gamba di qualcuno, fuori scala e totalmente fuori contesto. Non c'è modo di portare questa realtà fuori dai limiti nella tua interezza. Così ho imparato presto la lezione: la totalità non è veramente completa finché non è onnicomprensiva.

Più tardi, questa intuizione mi ha fornito una chiave per le Dieci immagini di Oxherding nello Zen; agli ultimi due, per la precisione. Fino al numero otto tutto è chiaro. Oxherding è un termine improprio. Ma quando sappiamo che la serie descrive l'addomesticamento di un bufalo selvatico, i primi sette fotogrammi hanno un senso. E una volta che ci rendiamo conto che questa metafora rappresenta il percorso verso la completezza interiore, anche il numero otto va a posto. Cosa potrebbe esprimere la totalità meglio di questo cerchio, perfetto e perfettamente vuoto?

Finché questa domanda rimane meramente retorica, la serie finisce qui. E per molto tempo è stato così, mi hanno detto. Poi qualcuno ha sollevato la questione sul serio. C'è una totalità che va oltre il punto in cui il Buddha entra nel nirvana? La risposta prese forma nel Bodhisattva, che a questo punto si volta e giura di non entrare, ma di lavorare finché l'ultimo di tutti gli esseri abbia raggiunto il nirvana.

LaL La grande morte si rivela come vita, il grande vuoto come pienezza.

Ora, alla serie sono stati aggiunti altri due fotogrammi. Il numero nove mostra l'altro lato, per così dire, del numero otto: il cerchio vuoto è pieno. In nessun altro fotogramma le immagini variano più ampiamente. Ma il significato è sempre pienezza esuberante. Nella mia versione preferita il cerchio contiene un'abbondanza di fiori. La grande morte si rivela come vita, il grande vuoto come pienezza. Il fotogramma finale mostra il Bodhisattva nella piazza del mercato. Un mendicante con i mendicanti, con i pescivendoli, con le puttane: quello che ha realizzato la nostra integrità originaria banchettando e ridendo di pancia con gli emarginati. (“Un amico dei peccatori”, chiamavano Gesù).

Com'è diverso, questa totalità onnicomprensiva del Bodhisattva dall'eroe che trova la totalità attraversando l'inferno e poi vive per sempre felici e contenti! Ma è davvero questo ciò che racconta il mito dell'eroe? Dove il mito rimane intatto, l'eroe ritorna in una comunità, ritorna come portatore di vita per molti. Solo in un classico western cavalca verso il tramonto, da solo. (Qualsiasi antropologo si chiederà quale cultura distorta abbia prodotto una versione così distorta del mito dell'eroe.)

Rilke scopre la totalità anche nella violenta fine di Orfeo. Le menadi, nella loro follia, l'hanno fatto a pezzi? Lo hanno distribuito, sostiene Rilke, come si spezza e si distribuisce il pane: una santa comunione. Sparpagliato, continua a cantare in ogni canzone che suona. “Prendete, mangiate, questo è il mio corpo dato per voi”. Ma mangiare di questo pane richiede coraggio, coraggio per diventare a propria volta pane per il mondo.

Non c'è da stupirsi che Gesù chieda prima di guarire: "Vuoi essere guarito?" Conosciamo il prezzo della totalità. Siamo disposti a diventare pane in un mondo in cui ogni nuova alba vede i cadaveri di 50.000 bambini affamati? La totalità deve abbracciare tutto. Vuoi diventare completo?

BR DAVID STEINDL-RAST

mercoledì 25 agosto 2021

 

Aria d'autunno, in questi giorni, vento e anche le prime,timidissime, foglie gialle.Agosto con i suoi eccessi volge al termine e , lo ammetto, non lo rimpiangerò troppo.

Sarò diventato metereopatico o sarà il riscaldamento globale, certo è che le estati sono faticose.

Colpa del caldo e cdi chissà che me mi sono imbattuto in alcuni siti "buddhisti" i scambi di idee al limite dell'insulto francamente non degne di chi si rifà all'insegnamento del Buddha.

Ci si insulta fra no vax e vaccinati, fra praticanti di differenti scuole o delle stesse scuole ma con idee differenti su qualche dettaglio, possibile che nessuno conosca la saggezza del dubbio? 

Possibile che dei meditanti non abbiano neppure intuito la relatività e aleatorietà di qualsivoglia idea?

Quando vedo queste cose mi chiedo se veramente la meditazione funzioni o se è efficace solo su chi ha già un pò di equilibrio e saggezza mentre sugli altri fa da detonatore alle proprie nevrosi.

Qualcuno dirà: ma guardati tu! 

Non avrebbero torto perchè ognuno vede la pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel proprio(come insegnava Gesù) però, volendo, potremmo toglierci l'un l'altro pagliuzze e travi , aiutandoci.

Sarebbe bello che le comunità di pratica fossero gruppi in cui crescere e aiutarsi insieme e non luoghi in cui voler primeggiare mostrando la nostra presunta "illuminazione" o "saggezza".

Sarebbe bello ma troppo spesso non è così e, anzi, sempre più vedo dilagare la confusione e il malcostume, che prende tante forme ma che fondamentalmente è nevrosi e ignoranza(nel senso Buddhista del termine).

Quindi fra scontri, insolenze varie vengo a sapere che Dagri Rimpoche ,un lama Gelupa che ha insegnato a lungo in Italia, è stato arrestato in India per molestie sessuali....sarà stato il caldo?

Nel caso, speriamo nell'autunno, ma non ci conterei!

E' stato un anno horribilis da tanti punti vista , compresi gli "scandali"(piccoli o grandi, da Bose a Dagri Rimpoche) in ambito spirituale......che dire: umano,decisamente troppo umano!

lunedì 16 agosto 2021

 Ieri parlavo con un caro amico, artista sopraffino, dei contenuti del mio post precedente.....

Anche lui mi diceva di vivere le medesime sensazioni, pur in ambito differente!

Mi viene da chiedermi se questo strano e subdolo senso di "fallimento"(cosa poi significa è tutto da chiarire) non  sia trasversale a tanti della nostra età ( pensionati o pensionandi) che si trovano a fare i conti col fatto che il tempo che rimane è decisamente minore di quello che è passato.

Il desiderio egoico , poi, di lasciare traccia del proprio passaggio su questa terra fa il resto......

Guccini diceva in una canzone che si è stupidi a vent'anni, ma mi sa che anche passati abbondantemente i 60 non si scherza!

domenica 15 agosto 2021

 Ed ecco Ferragosto, festa che non ho mai capito, orgia di caldo, folla e carni arrostite...de gustibus...

Sarà il caldo, ma ieri dopo aver sentito i miei figli dire stupidaggini a cena, tanto per aprire bocca, mi sono guardato allo specchio e ho visto un uomo ormai attempato, sudato, rugoso e mi sono sentito melanconico e un tantino fallito.

Ho appena inviato agli editori un ennesimo testo, che non so se uscirà e quando, francamente non me ne può fregare di meno, ho scritto tanto e pubblicato ,pure, a che pro? Non ha cambiato nè la la mia nè l'altrui vita , al più mi sono divertito a scrivere.

Ammesso e non concesso che abbia qualcosa da insegnare non si può dire che interessi a qualcuno, anzi.....nessuno bussa alla mia porta e pure questo blog suscita scarsissimo interesse.

Se vogliamo vedere le cose dall'ottica del successo è andata maluccio, per il resto non posso proprio lamentarmi.

Sarà il caldo avvilente, però in questo ferragosto avrei la tentazione di scomparire, chiudermi un pochino nel mio bozzolo .

So bene che tutto ciò non ha nulla a che fare con la meditazione o altri pensieri "alti" , è solo uno stato d'animo troppo umano , non me ne vogliate, ma non mi va di vendermi come quello che non ha mai un momento di scoramento.




sabato 14 agosto 2021

 "Per vivere bene la vecchiaia occorre risvegliare lo stupore come quando si era piccoli vivere i desideri con passione come nella giovinezza continuare ad assumere le responsabilità come quando si era adulti e accettare i limiti che aumentano nella nostra vita giorno dopo giorno." Enzo Bianchi

Direi che Bianchi scrive qualcosa di molto vero, quasi scontato, eppure difficilissimo. Invecchiando dovremmo mantenere l'apertura e lo stupore della mente da principiante, come diceva Suzuki Roshi, mentre ,il più delle volte, sviluppiamo una mente sempre più rigida e sclerotica, chiusa alla novità dell'attimo presente.

Invecchiare irrigidisce, non solo le membra, tenersi flessibili richiede esercizio, costanza, applicazione, richiede pratica.

Anche l'accettazione dei limiti che subentrano è arduo, stranamente, a fronte di un corpo che invecchia, la nostra mente ci illude che siamo ancora quelli di venti o trenta anni fa......accettare il limite, fisico e mentale, che sorge è una sfida dolorosa.

Il fatto che , se non moriamo prima, è qualcosa che tocca tutti, meglio prepararsi e la pratica meditativa è un ottimo viatico.

venerdì 13 agosto 2021

 Oggi ho firmato  il referendum per l'eutanasia legale, credo sia qualcosa di importante, anche se temo non passerà mai.

In vari paesi europei, dalla Svizzera all'Olanda, è possibile scegliere di porre fine alla propria vita dolcemente con l'aiuto medico laddove la situazione sanitaria sia deteriorata in modo grave e irreversibile, è tempo che anche in Italia, chi lo desideri, possa farlo legalmente e serenamente.

Ho avuto un'amica che è morta di SLA, di fatto denutrita e soffocata , senza che nessuno potesse porre fine alle sue sofferenze , m pare una cosa assolutamente disumana  al limite del sadismo.

Perchè diavolo si deve imporre una "morale" (perchè di questo si tratta), con conseguente sofferenza(che deve essere accolta stoicamente, più che cristianamente) anche a chi non la condivide?

Sbraitiamo contro i vaccini e il green pass e non diciamo nulla sui malati costretti, contro la loro volontà, a soffrire enormemente con una qualità di vita più che pessima.

Chissà perchè anche la libertà  è di parte e vale solo negli ambiti che piacciono a noi.

Io ho firmato....non so se servirà a qualcosa, ma almeno ci si prova.

Se mai mi dovesse capitare vorrei non dover essere costretto ad andare in Svizzera e pagare una clinica privata per potermene andare in pace e dignitosamente.


P.S.

Mi si chiedeva se la scelta dell'eutanasia non sia una fuga .....francamente non so se è una fuga o una resa dignitosa, credo che ogni caso sia unico e ,poi, bisogna trovarsi in quella situazione.

Al momento sospendo ogni giudizio o parere.

venerdì 6 agosto 2021

 “Che utilità ha un peccato se potete sbarazzarvene? Se siete interamente consapevoli del vostro peccato, dovete portarlo, vivere con lui, il peccato è voi stessi. Altrimenti rifiutate vostro fratello, la vostra Ombra, l’essere imperfetto in voi che vi segue e fa tutte le cose che siete riluttanti a fare, tutte le cose per fare le quali siete troppo codardi o troppo perbene. Commette lui il peccato ma, se viene rifiutato, viene spinto verso l’inconscio collettivo dove causa problemi”.C. G. Jung

Colpisce leggere in questo brano la parola “peccato”. Certo qui Jung non la intende nel senso cristiano/cattolico cui noi, italiani e figli ahimè prediletti della Grande Madre, siamo educati. Per noi peccato significa a un tempo colpa e assoluzione, poiché i cattolici, dice Jung, figlio di un pastore protestante, hanno pur sempre la confessione, che in un breve istante monda dal peccato e fa tornare limpidi e puliti. Fino al peccato successivo pochi secondi dopo, all’ipocrisia di sentirsi migliori degli altri, puri. E la purezza è parola terribile, che troppo dolore ha provocato e provoca. Non fidarsi mai dei puri né degli astemi: entrambi sono inconsapevoli della terribile bellezza di Dioniso che proprio perché negata li colpisce alle spalle, come l’Ombra, il fratello interno, il nostro Doppio, imperfetto e rifiutato, quello che arma le nostre mani che crediamo innocenti.
Ma torniamo alla colpa. Non ho nulla contro il senso di colpa: la nostra vita è in parte un intreccio di colpe e nostro compito è reggerle e cercarne talora la riparazione. O capire che senza di esse siamo finti come una moneta falsa.
Ma qui Jung ci indica un altro aspetto, che ha un nome antropologicamente piuttosto in disuso tra di noi. Ci parla della responsabilità di sé, della necessità di accettare il fratello oscuro, l’Inquilino Nero, come lo chiama Alberto Savinio, quello che mandiamo avanti a fare il lavoro sporco, dimenticandoci che la vita è faccenda sporca, che nasce e muore tra il sangue e gli escrementi.
No, Jung non è una lettura per quelle che un tempo si chiamavano anime belle. Ci costringe a guardare in alto e in basso: ci ricorda la nostra fragilità e la necessità di accettarla, di esserne responsabili, se possibile di prendersene cura.
A. DEFILIPPI

Jung è stato un grande e Defilippi analizza un passaggio assai interessante che ripropone il tema dell'Ombra, del nostro lato oscuro che dobbiamo conoscere e integrare se vogliamo essere "interi".
L'integrazione fra buio e luce, fra maschile e femminile, si ritrovano in Jung così come nel Tantra, perchè il percorso di integrazione passa attraverso l'incontro con ciò che ,generalmente, rimuoviamo.
Affrontare i propri fantasmi/demoni interiori non è certo facile , è faticoso e doloroso , ma ineludibile;riconoscere che vita è "faccenda sporca" o ,se vogliamo, è piena di sofferenza, non è esattamente una passeggiata.
Accettare il nostro limite, la nostra debolezza e farci amicizia è qualcosa che ci ripugna ma che va fatto,se vogliamo essere autentici.
Che vogliamo fare questo percorso tramite la meditazione o la psicoterapia( o altri strumenti) è scelta personale, l'importante è cominciare a farlo con decisione ed onestà.
Credo che la riflessione di Jung sia tanto più importante in questi tempi in cui si vive di immagini di sè , si è persi nel virtuale, si ha sempre meno la capacità di guardarsi dentro.
Il percorso è aspro ma vale la pena di percorrerlo ,perchè il panorama, alla fine, ci ripagherà della fatica.

lunedì 2 agosto 2021

 Ormai capita sempre più spesso di incontrare  persone no -vax e ora no- pass , che, a vario titolo, negano l'esistenza del covid o la validità dei vaccini o contestano l'introduzione del green pass, ogni volta sono stupito della loro sicumera e del guardare dall'alto in basso noi poveri e spaventati coglioni che, orrore, si sono fatti inoculare il velenosissimo vaccino.

Comunque la si pensi il livello della discussione è spesso assai sgradevole quando non aggressivo, altrettanto,se non più,  "terrorizzante" e " destabilizzante" di quello che loro contestano ai vari virologi e affini .

Loro hanno verità indiscutibili che tu, povero ignorante, non conosci e non vuoi conoscere.

Ammetto di essere nel novero dei cretini, creduloni e ignoranti che si sono fatti , addirittura, tutte e due le dosi del vaccino(peraltro senza alcun ,neppur minimo, effetto collaterale); forse fra un pò mi spunteranno le branchie o mi verranno malanni inenarrabili, o forse non succederà nulla e avrà solo contribuito a preservarmi dagli effetti più nefasti del virus e a limitarne la circolazione fra chi è venuto e verrà in contatto con me......vedremo.

Il Maestro Zen Roberto Anshin  ha condiviso un bel pezzo di Michele Serra che , a mia volta, voglio postare....credo sia simpaticamente illuminante su questa stagione un pò assurda!

“Un paio di incontri ravvicinati con persone convinte che il Covid sia una truffa del potere - e sorridevano della mia mascherina e della mia recente e sospirata prima vaccinazione - mi hanno fatto capire una cosa che non avevo capito prima. La molla che li agita non è affatto la grullaggine. È il suo contrario. È il culto della (loro) intelligenza, che li solleva di qualche palmo dalla (nostra) mediocrità. Ci considerano pecoroni, creduli sudditi della dittatura sanitaria, schiavi congeniti di qualunque gerarchia.

Loro invece non la bevono. Sanno leggere tra le righe, a differenza di noi minchioni che leggiamo solo le righe. Hanno fonti di informazione "indipendenti” che noi nemmeno ci sogniamo. Sono il pensiero acuto che si distacca dal pensiero ottuso. Camminano parecchi metri sopra la linea del nostro encefalogramma piatto. In breve: ci disprezzano, nella migliore delle ipotesi ci compatiscono. Non si ha idea di quanti siano.

Certamente una minoranza, ma una minoranza corposa: qualche milione di persone. In una certa misura è necessario ringraziarli. Ci ricordano che l'anticonformismo (in sé, un valore) può diventare una condanna. Quando è ben speso libera la mente, quando è speso male la imprigiona, e riduce a macchiette presuntuose e spesso ridicole (c'è qualcosa di più ridicolo che negare l'esistenza del Covid?). C'è soprattutto una spaventosa mancanza di umiltà, nei negazionisti. Per il terrore di essere “come gli altri” accetterebbero qualunque panzana, purché “controcorrente”, purché li faccia sentire scaltri in mezzo a un mare di sciocchi.

Parlare con loro fa rivalutare il conformismo.”

di Michele Serra



 vangelo 9