lunedì 30 dicembre 2019

Francamente non ho mai capito/amato le feste come capodanno e ferragosto, scuse per fare confusione e stra-mangiare.
Non capisco questo augurarsi, in modo superstizioso, tempi migliori(ma il Buddha non ha detto che la vita è sofferenza e l'unica via d'uscita sta in noi?), i tempi sono ciò che sono, a volte le cose si accordano alle nostre aspettative, più spesso no,e allora?
Stasera mangerò un pò di verdura e andrò a letto al solito orario, così da alzarmi all'alba domani, come sempre....gli altri mangino pure, facciano scoppiare petardi, se tutto ciò li rende, temporaneamente, meno angosciati.
Comunque la pensiate BUON NUOVO ANNO a tutti, per quel che conta.


domenica 22 dicembre 2019

sabato 14 dicembre 2019

Sto leggendo ,con grande piacere, un vecchio libro di Alba De Cespedes sublime scrittrice del 900 italiano, ormai dimenticata( i suoi libri sono tutti fuori catalogo), si intitola: LA BAMBOLONA.
Al di là della scrittura impeccabile è una spietata disanima di una ossessione(erotica) e di come , per un nonnulla, siamo in grado di complicarci la vita.
Leggo e ritrovo tanti meccanismi che ho ben conosciuto, in me e in altri.
Vien da pensare: quanto siamo stupidi!
In fondo il Buddha ce lo ha insegnato da più di 2500 anni: siamo persi in sogni senza senso che prococano solo sofferenza.
a volte anche un buon romanzo è portatore di insegnamenti interessanti.

venerdì 13 dicembre 2019

Prima nevicata dell'anno, è durata poco e il cielo già schiarisce all'orizzonte.
Prima, mentre il vento faceva turbinare la neve, guardavo le finestre illuminate della casa di fronte e pensavo a cosa accadeva dietro quei vetri, quali azioni, quali pensieri ed emozioni.
La vita degli altri è un grande mistero , per quanto conosciamo qualcuno rimene sempre un infinito da conoscere ( sempre ammesso che conosciamo noi stessi).
In fondo tutta la letteratura e ,ovviamente, la psicoanalisi sono tentativi di guardare nella vita altrui, uno sbirciare dai vetri per carpire un barlume di quel segreto che l'altro è per noi.
In fondo siamo tutti un pò voyer  , perchè guardare le vite altrui è un modo per decodificare le nostre o almeno un tentativo.
In fondo anche la meditazione è un pò un stare a guardare le nostre emzioni , i nostri pensieri per poi andare oltre.
Joko Beck ad uno che le domandava cosa faceva quando meditava rispose: sto lì ferma a pensare e a guardare i miei pensieri.
Lo spirito meditativo è capacità di guardare ,anzi vedere, la vita per ciò che è, al di là delle costruzioni mentali e delle interpretazioni, tutto qui, facilissimo e al contempo difficilissimo.

venerdì 6 dicembre 2019

Leggevo ,oggi, un dibattito sull'autoreferenzialità di certi praticanti di discipline spirituali e abnche di interi gruppi.....
In effetti il problema di parlarsi addosso, di chiudersi in apparteneze ,più o meno, settarie c'è, è inutile negarlo: da sempre i gruppi religiosi finiscono per credere di essere gli unici depositari della Verità ,con tutto quello che ne consegue, fino alle guerre di religione.
Credo sia surreale, dopo  secoli di illuminismo,secolarismo ecc. ritrovarci ancora nella medesima situazione.
Ognuno di noi ha tutto il diritto di ritenere vero e valido ciò in cui crede ,ma dovrebbe riconoscere il medesimo diritto a chi crede in altre cose.
Che pratica "seriamente" la meditazione sa bene che ad un certo punto ,tutte le ideologie, tutte le identificazioni, cadono, svaniscono  e rimane solo l'esperienza della vacuità/spaziosità che tutto comprende .
Che senso ha , a quel punto, dirsi buddhisti?
a maggior ragione se in contrapposizione con i cristiani,gli islamici ecc.
L'esperienza dell'Essere è al di là delle parole, delle idee ,delle teorizzazioni.
Questa è la libertà deefinitiva che sperimentiamo in una vera pratica meditativa, indipendentemete che si sia partiti da un background cristiano, induista o buddhista  e in questa libertà possiamo veramente scoprire che: io sono te, fratello!

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