sabato 29 giugno 2019


Risultati immagini per tai chi chuan
 
Leggevo un'intervista al maestro Engaku Taino sul rapporto fra alpinismo e Zen, e mi sono ritrovato a pensare a quanto possa essere importante trovare una via, un'arte che aiuti ad "incarnare" la nostra pratica meditativa, a trasformarla in carne e sangue.
Possiamo usare l'arrampicata, lo yoga, il tai chi, l'aikido, la corsa , la falegnameria, il giardinaggio e chi più ne ha più ne metta.
Portare la visione meditativa nell'azione è un passaggio importantissimo che a volte, in occidente, dimentichiamo; spesso siamo troppo intellettuali, o pseudo "spirituali" e ci dimentichiamo che la spiritualità deve essere integrata nella vita .
Ovviamente ognuno può/deve trovare il proprio modo di integrare ,l'importante è farlo perchè non vi può essere meditazione disgiunta dall'azione.
Alcuni Maestri , come il citato Taino, hanno sviluppato una metodica ben strutturata e funzionale a questa integrazione, altri meno e in quel caso sta all'allievo trovare una sua strategia.
E' importante vedere praticanti che sanno "vivere" la meditazione nel quotidiano!


mercoledì 12 giugno 2019


DIO?

Fu chiesto a Jung, nella famosa intervista alla BBC, se credeva in Dio e  lui rispose: "io non credo, io so".
Il Buddha alle domande su Dio rispose tacendo.
Forse tacere e sapere non sono così dissimili ed entrambe nascono da una esperienza profonda ed interiore che comunque ci interroga e ci spiazza.
Spesso, nelle conferenze e seminari, arriva la domanda su Dio o se il Buddhismo sia agnostico o ateo e ogni volta devo cercare di far comprendere ciò che, forse, è incomprensibile.
Il Buddha tace ,non perchè Dio non esiste, ma perchè una qualunque idea di dio è di per se stessa un tradimento dell'esperienza diretta dell'essere e della Vita.
Il Buddha tace perchè vuole che ognuno faccia la propria esperienza del Mistero dell'Essere (poi chiamiamolo Dio, Vita, Essenza, Rigpa o come preferite) e non vuole creare idolatrie , affermandolo o negandolo.
Ormai fini teologi cristiani sono giunti alla medesima intuizione e concordano che il Dio di cui si dice Dio non è Dio, è l'ennesima idolatria, l'ennesima costruzione del nostro io.
il Buddha ci spinge a meditare, ad entrare nelle profondità di noi stessi e del fluire della vita e a fare esperienza diretta,al di là di parole o ideologie, esperienza non filtrata della quiddità dell'essere.
Quando poi mi chiedono ,direttamente, se io credo in Dio, non posso che raccontare un'esperienza interiore vissuta tanti anni fa, esperienza di una energia vibrante e totalizzante che si manifestava in me e attorno a me come beatitudine e amore.
Non ho mai voluto dare un nome, nè razionalizzare quel momento; so che l'ho vissuto, so che mi ha cambiato la vita , aprendomi ad un profondo senso di gratitudine per tutto ciò che è  e questo mi basta.
Molti necessitanno di nomi, di immagini e ideologie, è umano e comprensibile, ma non ha molto a che fare con l'insegnamento del Buddha, perlomeno come mi è stato insegnato e come io l'ho compreso.
In fondo , guardare al nostro vivere con consapevolezza e gratitudine, non è più che sufficiente?

domenica 9 giugno 2019


oggi mi ritrovo a leggere il libro di Giobbe, testo tremendo e luminoso della Bibbia che tanto interrogò pure Jung.
Giobbe è il giusto che viene investito dal Male ,in ogni sua forma, per volontà di Dio per una scommessa con Satana.
Giobbe resiste al Male , non si arrende agli amici che lo consigliano di riconoscere una qualche colpa o alla moglie che gli consiglia il suicidio,.resiste continuando a provocare Dio col suo: PERCHE'?
Alla fine può confrontarsi con Dio faccia a faccia, Dio diventa consapevole del Male che è in lui  e Giobbe può trovare un senso nell'inconoscibile, nel Mistero.
Chi di noi non è, è stato o sarà Giobbe?
Chi può sfuggire al male?
Mi chiedo se però sapremo resistere alla via d'uscita facile, quella del senso di colpa e insistere col :PERCHE'?
Il Male , il dolore sono intrinsechi alla vita.,chi vive soffre pure,.ma il senso di questo Male è incomprensibile e irriducibile alle colpe dei singoli( ho il tumore perchè fumavo.......ma tanti fumano e non tutti hanno il tumore!) è il MISTERO più devastante.
Le filosofie e le religioni hanno cercato di dare spiegazioni al male(dal karma al peccato originale), tutti goffi tentativi di consolazione o di razionalizzazione dell'irrazionalizzabile.
Davanti al male non resta che l'urlo di Giobbe: Perche'? che solo può aprirci alla contemplazione del Mistero.
Per questo, quando devo spiegare i fondamentali del Buddhismo lascio sempre da parte Karma, reincarnazione e affini e insisto sulla : liberazione nella sofferenza(non dalla sofferenza come dicono i più), perchè solo dal confronto faccia a faccia col male(l'ombra) può nascere una qualche liberazione ,una qualche saggezza,.non dalla sua negazione/rimozione /riduzione.....
Solo affrontando il Male ,  con uno spirito da guerriero.....potremo giungere al limite e contemplare il Mistero.
Contemplare e accettare il mistero come mistero,quindi come inconoscibile e indecodificabile.
Questo mi insegna oggi Giobbe.

martedì 4 giugno 2019

Ho appena finito di leggere : LA STRADA DI CASA di Jim Harrison, l'avevo in casa da anni e , chissà perchè, non l'avevo ancora preso in mano.
Un grande romanzo corale, personaggi indimenticabili e una acuta disanima dell'animo umano,in una america rurale strettamente legata al mondo dei nativi Sioux.
Leggendo, mi veniva da pensare a quanto siamo complicati....a come riusciamo a "incasinarci" la vita in mille modi geniali e , da quel vedo, anche i praticanti spirituali ,cosiddetti maestri compresi, non è che ne siano esenti.
Potrei citare mille storie di "cadute" più o meno rovinose....ma tutto questo non mi scandalizza, semmai mi fa provare una forte sensazione di umana simpatia .
Siamo tutti umani, deboli e forti al contempo, fallibili e sempre un pò irrisolti......abbiamo sprazzi di saggezza e illuminazione e scivoloni nevrotici......ed è bello che sia così.
In fondo, con tutti i nostri alti e bassi, sarebbe già tanto arrivare alla fine della strada come il nonno del libro citato e morire con dignità e leggerezza.....
Ultimamente sto diventando sempre più insofferente nei confronti dei vari predicatori (di ogni tradizione) che cercano di vendersi come "perfetti" o "illuminati" nonchè portatori di non so quale certezza.....
Siamo tutti umani .......i superuomini(spirituali e non) ancora non esistono....per fortuna!

beh ci sta l'ennesimo pezzo di Finardi!!

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