martedì 26 settembre 2023

c'è del vero in queste parole.......




Devi alzarti ogni mattina

Metti un sorriso sul tuo viso

E mostra al mondo

Tutto l'amore nel tuo cuore

Allora le persone ti tratteranno meglio

troverai

sì lo farai

Che sei bella come ti senti

In attesa alla stazione

Con il vento della giornata di lavoro che soffia

Non ho niente da fare, ma guardare i passanti specchiati nei loro volti

Vedo crescere la frustrazione

E loro non lo vedono

Perchè io?

Devi alzarti ogni mattina

Metti un sorriso sul tuo viso

E mostra al mondo

Tutto l'amore nel tuo cuore

Allora le persone ti tratteranno meglio

troverai

sì lo farai

Che sei bella come ti senti

Me lo sono chiesto spesso

Il motivo della tristezza

Nel mondo

Ma le lacrime sono solo una ninna nanna

Se c'è una risposta

Potrebbe essere gentile con l'amore

E la follia potrebbe non esserlo

Oh, ma possiamo solo provare

Devi alzarti ogni mattina

Metti un sorriso sul tuo viso

E mostra al mondo

Tutto l'amore nel tuo cuore

Allora le persone ti tratteranno meglio

troverai

Oh, sì, lo farai

che sei bella...

Sì, sei bellissima...

Sì, bella come ti senti!


(carole King)

lunedì 25 settembre 2023

 "Quando confidiamo nella nostra energia creativa, incontriamo un tipo supremo di godimento: uno stupore per il naturale svolgersi della vita oltre il nostro modo ordinario di guardare le cose"DZIGAR KONGTRUL RINPOCHE

Trovare la nostra energia creativa, risvegliare la nostra natura di Buddha è trovare lo stupore meravigliato nei confronti del quotidiano che, visto con occhi differente, diventa straordinario.

E' un cambio radicale di prospettiva che ci apre ad una visione più profonda e acuto che di disvela il fatto che il relativo è assoluto, nulla è banale e insignificante, tutto è manifestazione del Rigpa,dell'Essere.

domenica 24 settembre 2023

" In tempi di tribolazione e pericolo, la gratitudine ci aiuta a stabilizzarci e a radicarci. Ci porta alla presenza e la nostra piena presenza è forse la migliore offerta che possiamo fare al nostro mondo."JOANNA MACY

Essere grati ci aiuta ad essere pienamente presenti a ciò che stiamo vivendo, quando siamo grati siamo vivi e consapevoli , siamo radicati nella vita e centrati,

La presenza mentale che sorge in quei momenti di grazia è una benedizione per noi ma anche per chi ci sta vicino, solo quando siamo presenti ci siamo veramente per gli altri e per il mondo, solo nella presenza mentale usciamo dal nostro egocentrismo e possiamo aprirci a ciò che ci circonda.

Presenza e gratitudine sono le due facce della medesima medaglia, se sviluppiamo l'una anche l'altra si manifesterà, possiamo cominciare con l'una o con l'altra, dipende dalla nostra predisposizione, il risultato non cambierà.

Attraverso la presenza e la gratitudine entreremo nella via della bellezza.....

-----------------

Con il cuore colmo di vita e di amore camminerò.

Felice seguirò la mia strada.

Felice invocherò le grandi nuvole cariche d’acqua.

Felice invocherò la pioggia che placa la sete.

Felice invocherò i germogli sulle piante.

Felice invocherò polline in abbondanza.

Felice invocherò una coperta di rugiada.

Voglio muovermi nella bellezza e nell’armonia.

La bellezza e l’armonia siano davanti a me.

La bellezza e l’armonia siano dietro di me.

La bellezza e l’armonia siano sotto di me.

La bellezza e l’armonia siano sopra di me.

Che la bellezza e l’armonia siano ovunque,

sul mio cammino.

Nella bellezza e nell’armonia tutto si compie.

(canto della notte Navajo)

giovedì 21 settembre 2023

" La gratitudine celebra la vita con un gioioso “sì” ad ogni nodo della grande rete in cui tutto è connesso a tutto."BR. DAVID STEINDL-RAST

Bisogna dire sì alla vita....soprattutto nei nodi problematici, in quelle situazioni in cui tutto sembra perduto ed invece ci sono infinite possibilità , quei nodi di tremenda e sublime interconnessione fra relativo ed assoluto.

In quei nodi, in quei momenti è la capacità di apertura e gratitudine che ci salva e ci offra la possibilità di andare oltre e cogliere il mistero e la magia della vita

mercoledì 20 settembre 2023

" Non denigrare il giorno che ha ancora un’ora di luce nella sua mano." CHINUA ACHEBE

Dobbiamo imparare ad apprezzare tutto, anche un'ora o un minuto di luce sono preziosi, un respiro è vita , anche se è l'ultimo.

Non disprezziamo nulla, ogni più minuscola cosa contiene l'intero universo, un istante contiene l'eternità , dobbiamo solo scoprirlo.

Chi non sa apprezzare il piccolo non è in grado di apprezzare neppure il grande, la capacità di apprezzamento di ogni frammento dell'universo è il cuore della pratica spirituale.


 Tutti i mercoledì esce un audio su youtube, francamente non so se continuare a metterli anche qui, viste le scarse visualizzazioni.....

martedì 12 settembre 2023

 "un giovane monaco chiese ad Abba Antonio, quasi centenario: che fate oggi? Dopo un attimo di silenzio il vecchio disse:ricomincio!"

Mi piace questo aforisma, è direttamente connesso con ciò che dico sempre: che l'illuminazione è conquista quotidiana; ogni giorno si deve ricominciare, anche a cento anni.

Il problema è che ,invece, tendiamo a fossilizzarci, e irrigidirci e finiamo per non essere più capaci di ricominciare.

Ogni giorno è una nuova nascita e ogni giorno dobbiamo ricominciare ,risvegliando la nostra motivazione e consapevolezza. aprendoci con mente da principiante a tutto ciò che ci si presenta.

L'essenza della pratica è saper ricominciare perchè non vi mai un punto di arrivo definitivo, l'illuminazione,la saggezza vanno rinnovate ogni giorno con costanza e determinazione e ogni nuovo giorno può portarci nuove intuizioni e visioni.

sabato 9 settembre 2023

 "Spesso pensiamo che la vulnerabilità sia una sorta di debolezza, ma esiste una sorta di vulnerabilità che in realtà è forza e presenza." RAM DASS

Troppo spesso, anche nella vita spirituale, siamo influenzati da un certo "machismo" per cui dobbiamo essere forti, saggi ecc. ,la debolezza, il dubbio, la vulnerabilità sono banditi o considerati un residuo del nostro ego nevrotico.

In realtà siamo vulnerabili perchè siamo mortali, perchè viviamo nell'impermanenza e non possiamo farci nulla...possiamo però vivere la nostra debolezza e vulnerabilità con presenza mentale e consapevolezza ed ecco diventa una sorta di forza, di potenzialità.

Non cerchiamo, quindi, di far finta di essere sempre forti e irreprensibili, accogliamo i nostri limiti con equanimità e consapevolezza e qualcosa comincerà a cambiare il nostro modo di essere nel mondo.

domenica 3 settembre 2023

 "Come posso essere utile? Possiamo renderlo una pratica quotidiana."PEMA CHÖDRÖN

In effetti......se cominciassimo come possiamo essere utili agli altri e al mondo e facessimo anche solo un piccolo gesto gratuito di empatia e compassione ogni giorno.....in mondo sarebbe migliore e si rafforzerebbe la nostra pratica spirituale.

Non c'è meditazione che tenga, se non portiamo le nostre realizzazioni nella vita quotidiana, nei piccoli gesti di ogni giorno, sono solo chiacchiere vacue.

La vera realizzazione spirituale si dimostra nel nostro vivere quotidiano....è così, che ci piaccia o no!

venerdì 1 settembre 2023

Una riflessione interessante di Fratel Enzo, su di un tema spinoso ma importante: è lecito togliersi la vita? ha un senso?

In oriente il suicidio non ha mai avuto una accezione così negativa come da noi, addirittura in giappone aveva un senso rituale e "spirituale".

Hillman ci scrisse un saggio fondamentale: Il suicidio e l'anima, che non sarebbe male rileggersi e l'aumentare dei gesti "finali" oltre al dibattito sul suicidio assistito ci deve costringere a riflettere in modo approfondito.

Il suicidio rimane un mistero, come tanti altri di cui è fatta la vita e merita, come ogni mistero, di essere accolto,contemplato e rispettato anche se fatichiamo a comprenderlo


 Il mistero del suicidio

La Repubblica - 28 Agosto 2023

di Enzo Bianchi

Mentre per molti le settimane scorse erano tempo di vacanza e ricerca di benessere, per altri ci sono stati momenti difficili. In Piemonte la notizia di due suicidi nelle carceri di Torino e di alcuni altri in situazioni diverse hanno destato domande intorno a questo tema sul quale si preferisce far regnare un silenzio di riprovazione dopo aver consumato un po’ di malsana curiosità riguardo a suicidi e alle cause che li hanno portati a compiere quel gesto. Gesto che, nella tradizione occidentale ebraico-cristiana, è il peccatum magnum, uno dei pochi peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Non dimentico che, quando ero piccolo, durante le mie visite al cimitero presso la tomba di mia madre, mi spingevano ad andare anche nel quadrato di terra fuori dalla cinta, terra non benedetta anzi sconsacrata riservata al seppellimento dei suicidi, che, essendo scomunicati, non erano ritenuti degni neppure del funerale. Testardamente io andavo sempre presso quelle fosse a pregare per loro anche se mi avevano detto che il Concilio di Braga (563 d.C.) vietava in questo caso ogni forma di suffragio.Il cristiano che conosce la Bibbia sa che in essa regna il silenzio riguardo al suicidio, c’è la sospensione del giudizio. Solo Agostino d’Ippona, Tommaso d’Aquino e quindi Dante sigilleranno la condanna del suicidio con la motivazione che la vita non è proprietà della persona: questa è solo destinataria di un dono che con la morte deve essere puntualmente restituito al Creatore. Questo spiega la severità della chiesa attraverso i secoli fino a tempi recenti, con la vicenda di Piergiorgio Welby. Ma ora in verità si sollevano interrogativi, e uno spirito di compassione e di misericordia illumina guida l’atteggiamento di fronte a chi si è tolto la vita.

Oggi anche in ambito teologico si discute sul suicidio medicalmente assistito perché si è sviluppato un dibattito se la vita vada vissuta ad ogni costo fino alla fine, oppure se si possa abbandonare la vita con una decisione personale quando non sono più garantite al malato cure adeguate, palliative e  umane. Il fatto che una persona si chieda se la vita merita di essere vissuta o no significa che l’essere umano può uccidersi perché sta nella sua natura poterlo fare. E non si dimentichi: il dono della libertà dato da Dio è più grande del dono della vita!

  Chi si suicida porta con sé le ragioni di quest’atto e il loro peso sulla sua decisione e queste restano il suo “mistero” che mai nessuno conoscerà o dovrà tentare di conoscere. Quando mi è capitato di ascoltare le parole di persone vicine al gesto del suicidio non ho mai giudicato: mi sono ritratto di fronte al mistero, ho fatto silenzio, ho preferito non dire nulla, solo mostrare che io amavo e avrei voluto amare di più chi aveva deciso di lasciarci.  E non si dimentichi che il suicidio diventa eloquente quando sa far gridare il suo sangue. Per la mia generazione Jan Palach, bruciandosi in olocausto, i bonzi buddisti che diventano torce umane contro l’oppressione dell’Aguzzino, Frei Tito de Alencar Lima, domenicano suicida sotto le torture del dittatore brasiliano, con il loro suicidio hanno lasciato un messaggio: la libertà è più grande della vita.

Del resto il suicidio non abita forse in ciascuno di noi come un veleno sotterraneo che a volte si manifesta come pulsione, quando ci rendiamo conto che il mondo così com’è non è vivibile? Quando per un momento vediamo la storia in cui siamo immersi e ne percepiamo la verità eterna. Non saremo tra quelli che, come si legge nell’Apocalisse, invocano il suicidio con una preghiera: “O monti, cadeteci addosso, colline copriteci!” (cf. Ap 6,16)? Perché i suicidi che avvengono sono molto più numerosi di quelli che sono attestati.

" Il nostro senso di incanto non è innescato solo dalle grandi cose; il sublime non si nasconde in paesaggi lontani. Ciò che ispira timore reverenziale, ciò che è numinoso, è ovunque intorno a noi, in ogni momento. Viene trasformato dalla nostra attenzione deliberata."KATHERINE MAY

Trovare l'incanto, la meraviglia nel quotidiano, nelle piccole cose....è l'essenza della pratica meditativa , soprattutto così come la si configura nel buddhismo.

Attraverso la nostra attenzione/consapevolezza impariamo a trovare la freschezza nella noia, il miracolo in ciò che pare banale perchè l'Essere si manifesta in una formica così come nel grand canyon, non c'è differenza.

Chi riesce a sperimentare l'Essere (rigpa) percepisce che tutto è rigpa, tutto ha il gusto e l'essenza della mente illuminata.

 vangelo 9