mercoledì 29 marzo 2023

 Sì, la vita è tutta un film

Di Dzongsar Jamyang Khyentse Rinpoce

Supponiamo di essere nati in una sala cinematografica. Non sappiamo che quello che sta succedendo davanti a noi è solo una proiezione. Non sappiamo che è solo un film, solo una rappresentazione, e che gli eventi nel film non sono reali, non hanno una vera esistenza. Tutto ciò che vediamo su quello schermo – amore, odio, violenza, suspense, brividi – è in realtà solo l’effetto della luce proiettata attraverso una pellicola di celluloide. Ma nessuno ce l’ha mai detto, quindi ce ne stiamo lì seduti a guardare, concentrati sul film.

Se qualcuno cerca di attirare la nostra attenzione, noi diciamo: “Zitto!” e anche se abbiamo qualcosa di importante da fare, non vogliamo farlo. Siamo completamente assorbiti e ciechi di fronte al fatto che quella proiezione è completamente inutile.Ora supponiamo che ci sia qualcuno sul sedile accanto a noi che dice: “Guarda, questo è solo un film. Non è reale. Non sta accadendo davvero. È davvero solo una proiezione”. C’è una possibilità che anche arriviamo a capire che quello che stiamo vedendo è in realtà un film, che è irreale e senza sostanza.Ciò non significa automaticamente che ci alziamo e lasciamo il cinema. Non dobbiamo per forza farlo. Possiamo semplicemente rilassarci e guardare la storia d’amore, il thriller o qualsiasi altra cosa sia proiettata sul grande schermo. Possiamo sperimentarne l’intensità. E se siamo abbastanza certi che si tratti solo di una pellicola, allora possiamo riavvolgere, mandare avanti veloce o riprodurre il film come vogliamo. E possiamo andarcene quando vogliamo e tornare in un altro momento per guardare di nuovo quel film. Non appena siamo sicuri di potercene andarcene quando vogliamo, potremmo non sentirci obbligati a farlo. Possiamo scegliere di metterci comodi e goderci lo spettacolo.

A volte una sequenza del film può scatenare in noi un turbinio di emozioni. Un momento tragico potrebbe colpirci nel vivo e ci lasciamo trasportare. Ma ora, qualcosa nel nostro cuore ci dice che sappiamo che non è reale, che non è un grosso problema.Questo è ciò che il praticante di dharma ha bisogno di capire: che l’intero samsara e il nirvana sono senza essenza, una finzione proprio come quel film. Finché non lo capiamo, sarà molto difficile che il dharma metta radici nella nostra mente. Saremo sempre sballottati qua e là, sedotti dalla gloria e dalla bellezza di questo mondo, da tutto l’apparente successo e fallimento. Tuttavia, una volta che comprendiamo, anche solo per un secondo, che queste apparenze non sono reali, guadagneremo una certa fiducia. Ciò non significa che dobbiamo correre in Nepal o in India e diventare un monaci o monache. Possiamo ancora tenerci il nostro lavoro, metterci in giacca e cravatta e andare con la nostra valigetta in ufficio ogni giorno. Possiamo ancora innamorarci, offrire fiori alla nostra amata, sposarci. Ma da qualche parte, dentro di noi, c’è qualcosa che ci dice che tutto questo non è reale.È molto importante mantenere questa consapevolezza. Anche averne una fulminea intuizione in tutta la nostra vita, ci permette di essere felici per il resto del tempo semplicemente ricordandocene.Ora, potrebbe accadere che quando qualcuno ci sussurra: “Ehi! Questo è solo un film”, noi non lo sentiamo perché siamo distratti. Forse proprio in quel momento nel film c’è una sequenza drammatica, oppure il sonoro è altissimo e quindi non sentiamo il messaggio. O forse lo sentiamo, ma il nostro ego interpreta male quell’informazione. Siamo confusi e restiamo dell’idea che, dopo tutto, ci sia qualcosa di vero e reale nel film. Perché succede? Succede perché ci manca il merito. Il merito è incredibilmente importante. Ovvio, anche l’intelligenza, o prajna, è importante. La compassione, o karuna, è importante. Ma il merito è fondamentale. Senza merito, siamo come un mendicante ignorante e analfabeta che vince una lotteria multimilionaria ma non sa cosa fare con i soldi e li perde subito.Ma supponiamo di avere un po’ di merito e di ricevere effettivamente il messaggio che ci è stato sussurrato. Allora, come buddhisti, abbiamo diverse opzioni. Dal punto di vista del buddismo Theravada, ci alziamo e lasciamo la sala cinematografica, oppure chiudiamo gli occhi per non farci più coinvolgere dal film. In questo modo mettiamo fine alla sofferenza. Dal punto di vista Mahayana, riduciamo la nostra sofferenza attraverso la comprensione che il film non è reale, che è tutto una proiezione e vacuità. Non smettiamo di guardare il film, ma capiamo che non ha un’esistenza intrinseca. Non solo: ci preoccupiamo anche degli altri spettatori. Infine, nel Vajrayana, sapendo che è solo un film, non ci lasciamo ingannare ma ci godiamo semplicemente lo spettacolo e più emozioni il film evoca in noi, più apprezziamo la genialità della produzione. Condividiamo le nostre intuizioni con i nostri compagni di visione che, confidiamo, siano anche loro in grado di apprezzare ciò a cui stiamo assistendo.Ma per attuare questo scarto nella vita reale, abbiamo bisogno di meriti. Nel Buddismo Theravada si accumulano attraverso la rinuncia: comprendiamo che il film ci fa soffrire e abbiamo il buon senso di smettere di guardarlo. Nel Mahayana accumuliamo meriti con la compassione: abbiamo una mente vasta e aperta che si preoccupa soprattutto della sofferenza degli altri.Questa trasformazione – dall’essere presi dal film, al vederne la vacuità, fino alla preoccupazione esclusiva per il benessere degli altri – potrebbe richiedere molto, molto tempo. Questo è il motivo per cui, nel Vajrayana, ci spostiamo nella corsia “di sorpasso” e accumuliamo meriti attraverso la devozione. Ci fidiamo della persona che ci sta sussurrando all’orecchio e che ha raggiunto una comprensione che lo ha reso libero.Non solo assimiliamo le informazioni che ci sta fornendo, ma apprezziamo anche la sua libertà mentale e la profondità del suo essere. Sappiamo che anche noi abbiamo il potenziale per quella liberazione e questo ce lo fa apprezzare ancora di più.Un singolo momento di tale devozione, anche solo una frazione di secondo ha un merito immenso. Se siamo in sintonia con la persona che ci sussurra all’orecchio, potrebbe aiutarci a scoprire il vero amante del cinema interiore. Potrebbe farci capire quanto il resto del pubblico è coinvolto e quanto sia tutto inutile.Senza più dover fare affidamento sulle nostre sole forze nella nostra confusa lotta per capire il sentiero, quella persona ci porta alla comprensione di ciò che stiamo vedendo. E allora anche noi diventiamo qualcuno che può sedersi e godersi lo spettacolo. E forse, un giorno, potremmo sussurrare anche ad altri.

martedì 28 marzo 2023

 "Il dono all'interno del dono di ogni dato momento è l'opportunità." BR. DAVID STEINDL-RAST

Ogni singolo momento è tutto ciò che è, è l'intero universo, tutto concentrato in quel singolo spazio/tempo che è al di là dello spazio e del tempo e ,quindi, è gravido di ogni opportunità/possibilità.

In questo preciso istante, in questo respiro che entra ed esce c'è ogni cosa, ogni possibilità ogni possibile energia.

Stare in questo respiro, in questo singolo momento in totale presenza è vivere l'infinito, sperimentare tutto il possibile in un battere di ciglia.

La vera meditazione è questo aprirsi totalmente alle possibilità/opportunità infinite di questo preciso attimo, non c'è altro che questo aprirsi, lasciar andare e lasciar essere.

Non abbiamo bisogno di niente altro che di questo preciso istante.

sabato 25 marzo 2023

 "Poiché non c'è altro che questo momento, il tempo-essere è tutto il tempo che c'è." Dogen

La comprensione profonda di questa semplice verità è l'essenza della liberazione/illuminazione : che esiste solo questo momento e che tutto il tempo è in questo momento.

Il nostro continuo chiacchiericcio mentale ci fa credere che esiste un passato e un futuro , mentre ,in realtà, esiste "veramente" solo l'attimo presente....il passato non è più, il futuro non è ancora.

Tutta la pratica meditativa sta nell'imparare ad essere totalmente presenti nell'attimo, senza farci sedurre dai pensieri sul passato o sul futuro, completamente aperti all'esperienza di quel preciso momento.

E' un percorso , all'inizio ci si riesce per pochi secondi, poi per qualche minuto  fino a riuscire a dimorarvi più o meno stabilmente o , quantomeno, a poter richiamare la presenza  in maniera automatica.

Nulla di trascendentale o di "mistico", stare con ciò che c'è senza costruirci pensieri sopra, senza attaccarci e senza cercare di sfuggire.

sabato 18 marzo 2023

" Se ora non sei in contatto con la misteriosa maestà della vita, guarda di nuovo. È misteriosa proprio come pensavi che fosse da bambino."

BR. CURTIS ALMQUIST

Ci pensavo stamattina mentre lavoravo nell'orto e una cascata di fiore mi è caduta addosso dal prugnolo selvatico, io ero stupito e abbagliato da tanta bellezza ma, qualcuno potrebbe essere assolutamente insensibile a tutto ciò.

Non bisogna essere dispiaciuti o colpevolizzarsi, basta guardare ancora, mettersi in ascolto, sgombrare la mente dal sovrappiù di pensieri ed ecco che la bellezza si manifesta e con essa lo stupore.

Saper guardare, saper ascoltare e lasciarsi stupire......è una pratica potente!

giovedì 16 marzo 2023

" E hai ottenuto quello che

volevi da questa vita, nonostante tutto?

Sì.

E cos'è che volevi?

Sentirmi chiamare amato, sentirmi

amato sulla terra."  Raymond Carver

una poesia di uno dei massimi autori americani......direi che compendia bene il post precedente.

Riusciremo anche noi a dire di esserci sentiti amati e quindi appagati?

Credo dipenda principalmente da noi, dal nostro approccio alla vita, dal nostro essere o non essere contemplativi.

martedì 14 marzo 2023

 "Sei amato solo per il fatto di  essere quello che sei, solo per il fatto di esistere. Non devi fare nulla per guadagnartelo... Nessuno può toglierti questo amore, e sarà sempre qui." Ram Dass

Questa frase mi dona sempre una sensazione di rilassato benessere.....non devo fare nulla per meritare l'amore, sono amato per il solo fatto di esistere....

Amato da Dio, dalla vita, dalla natura, ognuno la interpreti come vuole, la cosa importante è comprendere che non c'è bisogno di alcuno sforzo, non dobbiamo modificare nulla .....siamo perfetti così come siamo(nella nostra imperfezione).

Nello Dzogchen si dice che siamo illuminati da tempo senza inizio, cioè che la nostra più vera e profonda natura è già luminosa e realizzata, non vi è nulla da aggiungere, semmai dobbiamo solo togliere le nubi della mente superficiale che oscurano la natura illuminata.....niente altro.

Comprendere che siamo perfetti e amati così come siamo  è una esperienza liberatoria, è il vero lasciar andare e lasciar essere.

sabato 11 marzo 2023

 "La pratica della gratitudine non riguarda il pacificare i nostri momenti dolorosi o difficili, ma il riconoscerli e trovare l'autocompassione mentre svolgiamo il lavoro" Alex Elle

Questo vale per ogni pratica meditativa e non, dobbiamo smettere di pensare alla pratica come ad una sorta di ansiolitico, non ha nulla che fare con il rimuovere il disagio.

I disagi vanno riconosciuti, affrontati e superati anche grazie alla capacità di lasciar andare e lasciar essere , sviluppando una autentica accettazione di ciò che siamo , provando empatia e compassione per noi stessi.

"Ama il prossimo tuo come te stesso" dice il Vangelo, ma se non ami te stesso come fai ad amare il prossimo tuo?

Amarsi, accettarsi non è autoindulgenza , è riconoscere ciò che siamo in quel determinato momento con tutti i limiti connessi, e da questi limiti accettati trovare lo slancio per andare oltre e superarli.

La compassione o è per tutti(noi compresi) o non è.....saper essere misericordiosi con noi stessi senza essere autoassolutori non è facile , si impara passo dopo passo.

Alla base deve esserci la consapevolezza della nostra innata saggezza e illuminazione, per quanto nascosta dalle nostre nevrosi.....perchè, anche se non sembra, la natura di Buddha è la nostra vera natura.

giovedì 9 marzo 2023

 Ancora Br. David Steindl_rast che , a più di novant'anni, ci stupisce con la la sua giocosa saggezza.....un invito ad un gioco meditativo, o ad una meditazione giocosa......

ABC ...a grateful game  di Br David Steindl-Rast

Una pratica che uso a volte – diciamo, nella sala d'attesa del mio dentista – la chiamo L'ABC della vita grata: scorro l'alfabeto e annoto per ogni lettera la prima parola che mi viene in mente. Quindi, cerco di stabilire una connessione tra quella parola e la mia pratica di vita grata. È una specie di gioco che faccio con me stesso...


A –(AMAZEMENT) STUPORE

Intendo quel vibrante senso di meraviglia che fa scattare la gratitudine. Mary Oliver lo ha espresso così bene:

“Quando sarà finita, voglio dire: per tutta la vita

sono stata una sposa sposata con lo stupore.

Ero lo sposo, prendendo il mondo tra le mie braccia.


B – (BEAUTY)BELLEZZA

Non bellezza, ma bellezza come di un temporale che mi attanaglia il cuore con un senso di mistero – questa è la radice più profonda della gratitudine.


C – (CHERRIES)CILIEGIE

Le ciliegie rosse lucide, grandi e carnose, o anche quelle minuscole selvatiche, così dolci sulla mia lingua, sono per me, da quando ho memoria, un'immagine di tutto ciò che l'abbondanza della natura dona e il nostro cuore sussulta per ricevere con gratitudine.


D –(DEATH) MORTE

Vivere e morire appartengono insieme. Imparare a vivere è imparare a morire. Imparando a vivere con gratitudine, impariamo a morire serenamente.


E – (EARTH)TERRA

Che dono è questo nostro pianeta! Gary Snyder ne parla come della Casa della Terra. Lombrichi, girasoli, umani, leoni, supernove: tutti i membri di questa famiglia sono doni l'uno per l'altro. La gratitudine di ciascuno verso ciascuno – semplicemente per esserci – tiene tutto insieme.


F – (FIREFLIES)LUCCIOLE

O avrei dovuto dire Fuochi d'artificio? Sono entusiasta di entrambi. Una volta, il 4 luglio, ho sentito il suono dei fuochi d'artificio e sono uscito per vederli. Ma una collina mi bloccava la visuale. Invece, ho notato migliaia di lucciole nel prato intorno a me. Sorpresa e gratitudine non sono quasi sinonimi?


G – (GIVING)DARE

Ci sono tre livelli di dare: Dare via rende liberi. Ringraziare rende gioiosi. Perdonare , il livello più intenso di dare, ti rende pienamente umano.


H –( HANDS and HEART)MANI e CUORE

Tra tutte le cose meravigliose che possono fare le mani dell'uomo, fare regali è l'attività più nobile. Ma, come dice un proverbio africano: “È il cuore che dà, le mani si limitano a lasciar andare”.


IO -(I AM) IO SONO

Non ho prodotto, né comprato, né creato me stesso. Fin dall'inizio mi scopro come un dato - un grande dono fatto a me stesso. Cos'altro dovrei fare della mia vita se non un grande ringraziamento?


J – (JOURNEY)VIAGGIO

La vita è un viaggio. La vita grata trasforma la vita in un pellegrinaggio. Il successo di un viaggio dipende dal raggiungimento della meta. Ma in un pellegrinaggio ogni passo è la meta.


K – (KNEELING)INginocchiarsi

La gratitudine ci fa venire voglia di inginocchiarci per pura gioia. Ancora una volta, Mary Oliver lo mette perfettamente in The Summer Day :

“Non so esattamente cosa sia una preghiera.

So come prestare attenzione,

come cadere nell'erba,

come inginocchiarmi nell'erba…”


L –(LEAVE-TAKING) CONgedo

Più ci rendiamo conto che ogni momento della vita è un congedo, più impariamo ad apprezzare la vita con gratitudine.


M – MUSICA e MISTERO

Non possiamo afferrare la musica intellettualmente; eppure, possiamo capire la musica, se essa, a sua volta, ci “prende”. Allo stesso modo il Grande Mistero che alcuni chiamano Dio: non possiamo avvolgere la nostra mente attorno ad esso, ma possiamo permettere con gratitudine che ci abbracci e quindi comprenda.


N – (NOW)ORA

Il dono più grande di tutti è il momento presente. Tutte le pratiche spirituali portano a vivere con gratitudine nell'Adesso.


O – OPPORTUNITÀ

Il dono in ogni dono è l'opportunità. Non possiamo essere grati per tutto. Ma possiamo essere grati in ogni momento per le opportunità che ci offre – se non per divertirci, allora per imparare, crescere, servire.


P – (POTHOLES)BUCHE

Le buche sulla strada ci danno l'opportunità di rallentare. È un grande regalo.


Q –(QUESTIONS) DOMANDE

Sono grato per le domande, soprattutto quelle senza risposta; mi tengono all'erta.


R – (RAIN)PIOGGIA

Fa crescere le piante; la gratitudine fa crescere i rapporti umani.


S – SEMPLICITÀ

Le persone grate vivono semplicemente – così che gli altri possano semplicemente vivere.


T –(TRUST) FIDUCIA

La vita porta inevitabilmente ansie. Se resistiamo all'ansia a causa della paura - una mancanza di fiducia - rimaniamo bloccati. La fiducia nella vita ci permette di attraversare lo stretto passaggio dell'ansia verso una nuova nascita.


U –(UMBRELLA) OMBRELLO

Pioggia serale che picchietta sul mio ombrello giallo: I “piccoli” doni della vita, quanto sono grandi!


V – VOTO

Sì, lo so, il voto è reso difficile per i poveri e il sistema è pieno di ingiustizie. Tanto più mi fermo e cerco l'opportunità di promuovere la giustizia e vado a votare.


W – WIKIPEDIA

Condividere tutta la conoscenza gratuitamente! Sosteniamo questo progetto come merita? Possiamo trasformare il dare denaro come pagamento in dare denaro come ringraziamento.


X – La gratitudine è una "x"

Un segno di moltiplicazione: moltiplica la nostra gioia tutte le volte che "ci fermiamo, guardiamo e andiamo!"


Y –(YOU) TU

Possiamo imparare a dire “tu” con gratitudine. Senza di te, la stessa parola "io" non avrebbe senso. In una poesia d'amore ee Cummings dice: "Sono attraverso di te, quindi io".


Z – ZAP! Tu lo sei!

Ora tocca a te giocare a questo ABC Gratefulness Game...

venerdì 3 marzo 2023

 "sii felice di questo momento, questo momento è la tua vita"  OMAR KHAYYAM

Sarebbe proprio così, questo momento E' la nostra vita, il passato non è più e il futuro non è ancora, in questo momento c'è tutto, in pienezza.

Dico sarebbe perchè , il più delle volte, siamo sprofondati nel passato o proiettati nel futuro e ci perdiamo la meraviglia di ciò che c'è.

Non per nulla la pratica meditativa è così importante, perchè è un rieducare la mente a stare nell'attimo, poi ovviamente ci sono anche altri mille modi per farlo....l'importante è modificare i nostri meccanismi e imparare a goderci il momento, qualunque esso sia e comunque esso sia.

La "cosiddetta" illuminazione non è altro che essere totalmente nel momento ,il che significa centrati nell'essere(rigpa) .

Quando siamo nell'attimo presente siamo connessi con la nostra intrinseca natura illuminata, tutto è perfetto così come è.....sperimentiamo la pura gioia, spaziosità e radiosità della mente illuminata.


 vangelo 9