domenica 29 ottobre 2023

 "Forse il segreto per vivere bene non sta nell’avere tutte le risposte ma nel perseguire domande senza risposta in buona compagnia."RACHEL NAOMI REMEN

Non possiamo avere tutte le risposte, il più delle domande non hanno risposte o ne hanno troppe......dobbiamo imparare a vivere nel "non sapere" e il farlo in compagnia, condividendo i nostri inevitabili disorientamenti , può essere di grande aiuto.

Non per nulla il Budhha mette tra i tre i gioielli il Sangha , la comunità ......abbiamo bisogno di condivisione per affrontare le sfide della vita e quindi l'amicizia spirituale è fondamentale.

Avere amici spirituali con cui confrontarsi è un grandissimo aiuto per la pratica e per il nostro percorso.

Trovate qualcuno con cui parlare, meditare, riflettere.....è una gioia e un supporto inimmaginabile.

sabato 28 ottobre 2023

 Ascoltiamo il silenzio

La Repubblica - 23 Ottobre 2023 

di Enzo Bianchi

Che cos’è il silenzio? La prima difficoltà consiste proprio nel parlarne, poiché il silenzio lo si comprende veramente solo quando se ne fa esperienza nella solitudine; inoltre, è elementare ma essenziale ricordare che il silenzio non è una realtà uguale per tutti, e per la stessa persona può cambiare con le diverse età della vita. Quando si cerca di scandagliare le profondità del silenzio, occorre subito precisare che il silenzio non è in primo luogo un’esperienza spirituale, anzi può persino esserle di impedimento. Il silenzio è un’esperienza umana e ogni persona conosce di fatto nel corso della sua vita diversi silenzi, silenzi al plurale, che in alcuni casi possono essere assunti in quanto giudicati come positivi e necessari, altre volte vengono respinti come negativi e mortiferi. Il silenzio non è dunque un bene in sé né un bene assoluto, ma può trovare giustificazione e senso solo a certe condizioni, solo quando è vissuto con consapevolezza e orientato a un fine, a uno scopo.In questo senso, sono convinto che le valenze positive del silenzio possano essere comprese in pienezza solo se si ha il coraggio di guardare in faccia anche il suo lato negativo. Realtà costitutivamente ambigua, il silenzio può infatti essere senza vita, può assumere la forma di un mutismo che impedisce e rifiuta la comunicazione. Il rigetto della comunicazione umilia la parola e lo stesso silenzio, finendo per rinchiudere l’uomo in una sorta di prigione. Questa è una patologia che, non a caso, si manifesta quando l’equilibrio psichico è gravemente ferito; chi ha potuto incontrare l’abisso del mutismo in persone colpite dalla follia, sa che cosa significa questa forma di «no» alla comunicazione: è un rifiuto della vita!Ma c’è anche un silenzio cattivo, malvagio, che si nutre di rabbia e di odio. Elias Canetti ha scritto giustamente in proposito: «Alcuni raggiungono la loro più grande malvagità nel silenzio». Giudizio negativo sull’altro, disprezzo dell’altro, volontà – alimentata e «accudita» ogni giorno – di non avere di fronte o accanto a sé un altro, poiché la sua diversità ci infastidisce, ce lo rende nemico: non lo si saluta, non gli si indirizza una parola, lo si tratta come fosse già morto! Non serve neppure giungere all’ostilità manifesta, è ben più perversa questa ostilità sorda e muta… Non è forse questa realtà che talvolta abita i vissuti quotidiani delle nostre famiglie e delle nostre comunità? Un’altra forma di silenzio negativo è quella dell’autoillusione: un silenzio custodito per preservare l’immagine che si ha di sé dal confronto con la realtà e con gli altri. Ciò si traduce poi in forme di vita «autistiche», la cui raffigurazione più efficace è quella di un deserto popolato da fantasmi che finiscono per dominare ossessivamente il malcapitato…Davvero il silenzio può diventare un luogo di disperazione, una forma di angoscia: silenzio talora imposto dall’aguzzino alla sua vittima, talaltra scelto liberamente da chi si incammina su vie mortifere. In entrambi i casi vale ciò che scriveva Elie Wiesel nel suo Testamento di un poeta ebreo assassinato: «Nessun maestro mi aveva detto che il silenzio poteva diventare una prigione … Non sapevo che si potesse morire di silenzio come si muore di dolore, di fatica, di fame». Con grande realismo occorre ammettere che questo silenzio non ci è estraneo: l’importante è esserne consapevoli e, nel contempo, predisporsi a lottare per trasformarlo in quel silenzio vitale da cui sgorgano una vita e una parola colma di senso.

In quest’ora tragica per l’umanità “in cui nel mondo una guerra è signore della terra”, grida, urla salgono dalle vittime verso il cielo vuoto per molti; ma occorrerebbe che noi sapessimo ascoltare anche il “silenzio muto”, generato dall’esaurimento del respiro. Ad alcuni sembra che anche Dio conosca questo silenzio.

 

audio

venerdì 27 ottobre 2023

 "Io non so nulla della consapevolezza.....cerco solo di insegnare ai miei studenti ad ascoltare il canto degli uccelli" Suzuki Roshi

Il proverbiale humour di Suzuki Roshi che cerca di risvegliarci dai nostri giochi mentali: smettiamola di parlare di consapevolezza ,ascoltiamo gli uccelli cantare!

O ascoltiamo Bach , il rumore dell'autostrada.....o qualunque altra cosa, ascoltiamo, siamo uno con l'ascoltare, non serve disquisire sulla consapevolezza.

Aveva ragione, io sto qui a scrivere libri, post , a registrare audio che sembrano piccole omelie in salsa "orientale" e non serve assolutamente a nulla....basta ascoltare sul serio, basta esserci, tutto il resto è un di più, se va bene un dito che indica la luna!

martedì 24 ottobre 2023

 "Nessun rimpianto cambia il passato. Nessuna  ulteriore quantità di ansia cambia il futuro. Qualsiasi quantità di gratitudine cambia il presente."ANN VOSKAMP

é così, basta rimpiangere il passato, assillarsi per il futuro, godiamoci il presente grati per ciò che c'è.

Oggi diluvia ed è un piacere vedere la terra assetata che si disseta, le piante paiono rinascere, c'è una sensazione di vitalità.......come non essere grati per la pioggia che è foriera di vita?

Inutile ripensare al secco dell'estate e al clima futuro, oggi piove ed è perfetto così!

domenica 22 ottobre 2023

 "La speranza è spesso fraintesa. Le persone tendono a pensare che si tratti semplicemente di un pio desiderio passivo: spero che accada qualcosa ma non farò nulla al riguardo. Questo è infatti l’opposto della vera speranza, che richiede azione e impegno."JANE GOODALL

Non posso che concordare, sperare senza agire, senza impegnarsi serve a poco è solo una sorta di calmante che non risolve il problema.

I vecchi dicevano: aiutati che Dio ti aiuta......il concetto è quello, la vita è, almeno in parte, nelle nostre mani, bisogna metterci impegno e determinazione per appropriarci del nostro libero arbitrio.....in caso contrario è tutto lasciato alle scelte altrui o del Fato.

Ovviamente è legittimo rimanere passivi a subire......ma dubito sia molto costruttivo.

Se speriamo la pace vediamo di costruire la pace,siamo costruttori di pace.....e così per qualsiasi altra speranza: diceva Paramhansa Yogananda : facendo,facendo un giorno è fatto!

venerdì 20 ottobre 2023

 "Non ho paura delle tempeste, perché sto imparando a condurre la mia nave"LOUISA MAY ALCOTT

Direi che questo sarebbe l'atteggiamento giusto, non farci spaventare dalle tempeste della vita ma imparare, invece, a gestire la nostra nave.

Il problema è che, spesso, non abbiamo che una scarsissima conoscenza della nostra nave e dei modi di guidarla, è fondamentale avere l'umiltà di riconoscerlo e di farsi aiutare per conoscere meglio se stessi e sviluppare le capacità che ci servono.

Avere l'umiltà di chiedere aiuto........e poi cercare di renderlo fattivo.

giovedì 19 ottobre 2023

OTTOBRE di Vincenzo Cardarelli

Un tempo, era d'estate,

era a quel fuoco, a quegli ardori,

che si destava la mia fantasia.

Inclino adesso all'autunno

dal colore che inebria,

amo la stanca stagione

che ha già vendemmiato.


Niente più mi somiglia,

nulla più mi consola,

di quest'aria che odora

di mosto e di vino,

di questo vecchio sole ottobrino

che splende sulle vigne saccheggiate.


Sole d'autunno inatteso,

che splendi come in un di là,

con tenera perdizione

e vagabonda felicità,

tu ci trovi fiaccati,

vòlti al peggio e la morte nell'anima.

Ecco perché ci piaci,

vago sole superstite?

che non sai dirci addio,

tornando ogni mattina

come un nuovo miracolo,

tanto più bello quanto più t'inoltri

e sei lì per spirare.

E di queste incredibili giornate

vai componendo la tua stagione

ch'è tutta una dolcissima agonia.

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Ho sempre amato le poesia di Cardarelli, poeta non sempre apprezzato come meritava....qui con una dolce riflessione sull'autunno che, speriamo, sia finalmente arrivato


 audio

martedì 17 ottobre 2023

 "Anche nei giorni più bui, la luna e il sole compiono i loro antichi e affidabili viaggi. Gli uccelli cantano. Qualche cosa di verde insiste a crescere in una terra devastata. La nostra forza vitale umana rifiuta di arrendersi."TREBBE JOHNSON

Eh sì, in tutto questo sfacelo fra guerre, crisi economica e climatica, violenze e ingiustizie la vita continua ad andare avanti, la vita chiama vita e il sole continua a sorgere tramontare e l'erba a crescere.

Tutto questo dovrebbe farci riflettere su quanto siamo insignificanti....il genere umano può esserci non esserci ma il sole sorgerà ugualmente.

Se cominciassimo a capire veramente quanto poco contiamo nell'universo forse smetteremmo di autodistruggerci e di scannarci a vicenda, forse le nostre liti risulterebbero vuote e insignificanti.

Contemporaneamente potremmo veramente capire il valore della nostra infinitesimale vita, così piccola, fragile e al contempo unica.

lunedì 16 ottobre 2023

 "Non preoccuparti di essere sleale nei confronti del tuo dolore essendo gioioso."PIR VILAYAT INAYAT KHAN

Mantenere la gioia anche nel dolore, lo diceva pure San Francesco, certo non è proprio spontaneo nè facile ma è possibile.

Il dolore tende ad annichilirci perchè non siamo centrati nella  caverna del cuore, nella nostra natura illuminata e ci identifichiamo solamente con la mente superficiale e col corpo.

Certo noi siamo anche corpo e mente superficiale, ma non solo.....se riusciamo, in qualche modo, ad andare un pò più a fondo possiamo mantenere la gioia anche in mezzo al dolore.

Un libro illuminante è :L'ultima Estate di Cesarina Vighy in cui l'autrice narra il suo profondare nella SLA con grazia, leggerezza, ironia e....gioia.

Si può fare.....possiamo trovare la"perfetta letizia" anche nel mezzo della sofferenza , è questione di allenamento, motivazione e capacità di gratitudine.


venerdì 13 ottobre 2023

 

Ed eccoci con una nuova guerra, tremenda; pare proprio che il genere umano non abbia divertimento migliore....ed ecco gli opinionisti pronti a schierarsi per le ragioni dell'uno o dell'altro, peraltro tutte legittime(Israele che vuole sopravvivere e difendersi, i palestinesi che vogliono i loro diritti negati da 70 anni) ma che non giustificano il sangue, il dolore la morte.

Se c'è da schierarsi è contro la guerra, tutte le guerre, contro la violenza, tutte le violenze......perchè in tutto ciò non vi è nulla umano!

giovedì 12 ottobre 2023

 

dal 16 ottobre sarà  disponibile sul sito di UAM TV (per gli abbonati) un podcast di 6 puntate(qui la grafica della prima) in cui rileggo e reinterpreto l'Odissea di Omero in chiave spirituale, psicologica ed esistenziale.

Mi sono molto divertito a registrale perchè mi ha offerto l'opportunità di organizzare il mio pensiero su questa opera che da sempre mi stimola e mi guida.

martedì 10 ottobre 2023

" Beato chi sa dare senza ricordare e prendere senza dimenticare."ELISABETH BIBESCO

Dare senza pretendere nulla in cambio e ricevere con gratitudine , sembra facile e invece non è per nulla spontaneo.

Diamo per avere qualcosa in cambio e quando riceviamo lo diamo per scontato o,peggio, dovuto.

La gratuità del dare e la gratitudine nel ricevere vanno stimolate, coltivate e ricercate nel tempo con costanza.

E' qualcosa che dobbiamo imparare e dobbiamo insegnare affinchè il mondo diventi più vivibile ed equilibrato

domenica 1 ottobre 2023

" Forse la cosa più importante che portiamo a un'altra persona è il silenzio che c'è in noi, non quel tipo di silenzio pieno di critiche inespresse o di duro ritiro. Quel tipo di silenzio che è un luogo di rifugio, di riposo, di accettazione di qualcuno così come è. Abbiamo tutti fame di quest’altro silenzio." RACHEL NAOMI REMEN

Chi sa fare silenzio e "vacuità" dentro di sè ha anche il dono di accogliere il mondo, le cose e le persone per ciò che sono senza cercare di cambiarle.

Questa accettazione totale, questa spaziosità accogliente è il dono più prezioso che possiamo offrire all'altro( ricordate Vasudeva nel romanzo Siddharta di Herman Hesse?), è  la qualità specifica di un buon educatore o psicoterapeuta o di un maestro spirituale:accogliere senza giudicare.

Saper porsi in totale ascolto dell'altro significa silenziare i nostri pensieri e pregiudizi, fare vuoto affinchè l'altro possa essere accolto, è un'arte e ,come tale, va coltivata.

Se ognuno di noi imparasse a farlo, almeno in parte, sarebbe un dono inestimabile per tutti coloro che ci circondano.

Facciamo spazio nella mente ,nel cuore(e nella vita), semplifichiamo, lasciamo tutto il superfluo ....e da questa essenzialità spicchiamo il volo verso l'ascolto aperto ,misericordioso e non giudicante delle persone e del mondo.

Ascoltare, accogliere senza giudizio è di per sè una pratica meditativa che fa crescere noi e guarisce o almeno lenisce le ferite altrui

 vangelo 9