domenica 15 settembre 2019

Se un allievo ,o addirittura un insegnante qualificato, di una certa scuola, propaganda idee con conformi o quantomeno estranee alla sua scuola, può farlo liberamente o sarebbe meglio si astenesse(o che fosse bloccato dal suo maestro o dai compagni di dharna)?
Vedo che questo problema ogni tanto si pone, a volte per esternazioni in ambito politico(ricordo un insegnante che si schierò apertamente per Berlusconi) , a volte per teorie salutististiche di vario genere(dal veganesino al no-vax) o altre amenità e purtroppo non è facile dare una risposta definitiva.
Se riteniamo che il "reo" possa essere richiamato o sanzionato ,  rischiamo di essere come tutte le religioni con una ortodossia che non deve esssere messa in discussione, se invece scegliamo per la libertà di ognuno rischiamo che qualcuno( anche in buona fede) finisca per fare associare la nostra scuola alle teorie politiche dell'uno o dell'altro, al veganesimo o ad altro , senza che tutto ciò abbia nulla che fare con dharma e con la pratica meditativa.
Francamente non ho una risposta per il problema, che probabilmente deve nascere dal buon senso di maestri e praticanti , certo il problema si pone e si porrà e in qualche modo bisognerà trovare un modo che tuteli dalle confusioni lasciando al contempo una certa libertà..
Per il momento cercate di discriminare,quando ascoltate una conferenza , fra ciò che è insegnamento buddhista e ciò che è idea personale,legittima ovviamente, ma non connessa con il dharma.

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