sabato 26 novembre 2022

" Lo scopo della pratica della meditazione è fare esperienza

degli spazi fra un pensiero e l'altro. Non facciamo nulla, essenzialmente, e vediamo cosa comporta...

disagio o sollievo, qualunque cosa sorga. 

Il punto di inizio  per la pratica della meditazione è il consapevole

 sviluppo della pace. La pace in cui sperimentiamo

nella meditazione è semplicemente questo stato di non fare nulla, che è sperimentare

l'assenza di velocità" Chogyam Trungpa.

Spesso pensiamo che meditare sia giungere ad una assenza di pensieri, in effetti è impossibile, ciò che possiamo fare è sperimentare, nella pace, lo spazio fra un pensiero e l'altro e dimorare in esso.

Rallentando la velocità dei nostri pensieri possiamo cogliere questo spazio e riposarvi in pace , anche solo per un attimo.

Meditare è non fare nulla, stare in pace ad osservare i pensieri che vanno e vengono e a scoprire il miracolo degli spazi "liberi".

In questi spazi possiamo sperimentare "l'essere", il Rigpa, la vera natura della mente.

Fintanto pensiamo che la meditazione sia un fare, siamo fuori strada, la meditazione è semplicemente "essere".

venerdì 18 novembre 2022

https://video.repubblica.it/cronaca/non-vedo-l-ora-di-un-inno-alla-normalita-dal-finale-spiazzante/431324/432279?ref=RHCV-BG-I367295185-P1-S2-T1

Questo video di sensibilizzazione sulla ricerca medica(che mi ha indicato un amico) è , al contempo, un bell'insegnamento: troppo spesso diamo per scontata la nostra quotidianità, anzi  ci annoia, non siamo per nulla grati delle piccole cose di ogni giorno.

Se però si cambia prospettiva, come nel caso di una malattia, allora può accadere un ribaltamento: ciò che sembrava scontato e noioso diventa desiderabile e straordinario.......C'è di che riflettere!


martedì 15 novembre 2022

 La gratitudine è una pietra di paragone, che ci offre ciò di cui abbiamo bisogno non semplicemente per sopravvivere a tempi difficili, ma per apprezzarli per la loro squisita complessità, per scoprire le benedizioni sepolte, le ricche opportunità e i profondi insegnamenti.

Senza di essa siamo dei mendicanti, manchiamo di ricchezza interiore e ci lasciamo affossare dalla minima difficoltà.

Solo chi sa essere grato in ogni circostanza è "re" della propria vita.

venerdì 11 novembre 2022

 Quando sono grato, non sto né correndo né arrancando durante la mia giornata: sto ballando. BR. DAVID STEINDL-RAST

E' proprio così, la gratitudine rende leggero il nostro vivere, ci fa celebrare ogni cosa, ci fa danzare....Non sempre riusciamo ad essere grati, le cose non vanno come vorremmo, abbiamo un sacco di imprevisti o di veri e propri problemi, tutto pare essere contro di noi, la gratitudine non è esattamente il primo sentimento che ci viene in mente.

Quando il mondo pare crollarci addosso non abbiamo voglia di danzare , proprio per nulla......eppure sarebbe proprio il momento di farlo.

Come Zorba che danza sulla spiaggia quando il suo progetto di teleferica crolla, anche noi dovremmo essere grati anche della disgrazia, celebrarla, danzarla renderla sfruttabile.

La pratica meditativa è un allenamento a questa danza, una danza con l'universo!

martedì 8 novembre 2022

 

In questi giorni ci sono state manifestazioni per la pace in Ucraina(ma si poteva aggiungere, la Siria,la Libia, l'Iraq e decine di altri posti) con tanto di polemiche fra chi è contrario all'appoggio militare agli Ucraini e chi invece lo vede come necessario.....mah!!!

Credo che tutto ciò che si è sentito finisca per essere semplicistico e banalizzante, la pace è conversione dei cuori e non solo un eventuale cessate il fuoco, fintanto che non c'è questa disponibilità a cambiare "visione" , non può esserci vera pace e , conseguentemente , il problema "armi ,non armi" è capzioso.

Non ho risposte, certo è che, al momento, nessuno dei contendenti è intenzionato a cambiare prospettiva e quindi la situazione è drammaticamente in stallo.

Pensando al messaggio e all'esperienza di Gandhi  mi verrebbe da dire che la non violenza funzionò perchè la controparte erano i gentlemen inglesi, che pur imperialisti, non volevano sporcarsi l'immagine internazionale più di tanto....se ci fossero stati i Nazisti o i Russi forse le cose sarebbero state diverse....avrebbero ucciso Gandhi e i suoi mettendo fine ad ogni discussione.

La guerra e la violenza ci ripugnano ,sono quanto di più lontano ci sia dalla sensibilità Buddhista , ma anche il Dalai Lama disse che, in certe situazioni, per difendere se stessi o la propria famiglia è comprensibile....disse espressamente che se si fosse trovato di fronte Hitler , sapendo ciò che avrebbe fatto, l'avrebbe ucciso per difendere tutte le sue vittime , accollandosi il karma di una tale azione.

Quindi fatico a condannare chi cerca di difendere il proprio paese, i propri amici, anche se vorrei si potesse fare in modo non violento.

Come dicevo non ho risposte, siamo di fronte ad un orrore, temo però che il lasciare gli Ucraini a se stessi sperando che Putin venga a miti consigli sia un tantino utopistico.

E' anche vero che inviando armi i combattimenti continueranno.....è una situazione che pare non aver via di uscita.

E' proprio vero ,come diceva il Dalai Lama, che la pace comincia nella nostra mente, da fuori si può fare poco!

giovedì 3 novembre 2022

 Un giorno una persona salì sulla montagna dove si rifugiava una donna eremita che meditava

e le chiese:
- Cosa fai in tanta solitudine?
Al che lei rispose:
- Ho un sacco di lavoro da fare.
- E come fai ad avere così tanto lavoro?
Non vedo niente qui...
- Devo allenare due falchi
e due aquile tranquillizzare due conigli disciplinare un serpente
motivare un asino
e domare un leone.
- E dove sono? Non li vedo...”
- Li ho dentro.
- I falchi si lanciano su tutto quello che mi viene presentato, buono o cattivo, devo allenarli a lanciarsi su cose buone. 
Sono i miei occhi.
- Le due aquile con i loro artigli feriscono e distruggono, devo insegnare loro a non fare del male.
Sono le mie mani.
- I conigli vogliono andare dove vogliono, scappano dall’affrontare situazioni difficili,
devo insegnare loro a stare tranquilli anche se c'è sofferenza o ostacoli.
Sono i miei piedi.
- L’asino è sempre stanco, è testardo, molto spesso non vuole portare il suo peso.
È il mio corpo
- Il più difficile da domare è il serpente.
Anche se è rinchiuso in una gabbia robusta, è sempre pronto a mordere e avvelenare chiunque sia vicino. 
Devo disciplinarlo.
È la mia lingua.
- Ho anche un leone.
Oh... è fiero, vanitoso,
crede di essere il re.
Devo domarlo.
È il mio ego.
- “Come vedi, amico, ho molto lavoro da fare.
E tu?
A cosa stai lavorando?”.
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Questa mi è stata inviata da un amico....direi che coglie subito nel segno.
Noi a che stiamo lavorando? 
Seguiamo l'eremita o stiamo disperdendo le energie in mille rivoli senza affrontare i fondamentali?
Ognuno deve cercare di essere onesto con se stesso e darsi una risposta......e agire di conseguenza.

 vangelo 9