lunedì 29 maggio 2023

 Ieri mi sono imbattuto nella presentazione on line di un libro che parla degli alieni e degli angeli......ho ascoltato solo un poco ma se ho capito bene l'idea è che gli angeli sarebbero extraterrestri "illuminati" che cercano di aiutarci!

Francamente non sapevo se ridere o piangere.....soprattutto mi chiedevo  se l'autore credesse davvero a quelle teorie o se se fosse puro business(non so cosa sia peggio).

Il proliferare di cose simili denota un profondo malessere psicologico che, pur di avere un pò di sollievo, si attacca a qualunque cosa ,anche la meno credibile.

Il vero problema è che a fianco di quel video su youtube ve ne era uno di un serio Lama e uno altrettanto serio di uno psicoanalista, col risultato che sembravano avere tutti e tre il medesimo valore e credibilità.

FRa l'insegnamento del Buddha e gli alieni c'è un mondo di distanza così come fra il video sull'ennesima madonna piangente e una conferenza di Vito Mancuso o di Enzo Bianchi; messi  nel medesimo contenitore si confonde tutto a discapito dei più semplici e indifesi che non hanno strumenti di valutazione e discriminazione.

Non per nulla vedo commenti delle stesse persone all'uno e all'altro filmato , entusiasti di due messaggi agli antipodi , assolutamente inconciliabili.

Non mi stupirò mai abbastanza della credulità popolare e di come venga, più o meno cinicamente sfruttata, ma forse sono un pò fesso io....se propagandassi illuminazioni istantanee, miracoli o visioni, meglio ancora messaggi e profezie venute dall'aldilà, avrei decine di migliaia di "followers" e girerei con la jaguar....

In realtà ciò che mi spiace maggiormente è per tutti quelli che, sofferenti, abboccano all'amo e finiscono per peggiorare il loro disagio magari trovandosi pure il conto in banca svuotato.

Il dolore, la sofferenza andrebbero rispettati senza promettere soluzioni miracolose e aiutare le persone ad affrontarli ed elaborarli, dovremmo sentirli come fratelli e non usarli come vacche da mungere.

Ammetto di essere un tantino arrabbiato , tutto questo pullulare di falsi maestri, pseudo guru e veggenti finiscono solo per fare del male e per affossare la vera spiritualità , sono una iattura per tante, troppe persone

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non ho fatto in tempo a postare queste righe che c'è chi mi scrive privatamente scandalizzato ......dicendo che sono intollerante ecc.

Beh, generalmente gli intolleranti sono proprio i superstiziosi e "devoti"(meglio dire fanatici) ed è giusto essere intolleranti verso l'intolleranza..

Comunque non stavo dando contro a chi crede nella Madonna o in Krishna, stavo parlando di alieni, profezie campate per aria e affini che è un'altra cosa.

Che il mondo sia permeato da un crescente disagio psichico è palese, che molti cerchino sollievo nella spiritualità è altrettanto chiaro, che la spiritualità( vera o presunta) non sia una terapia è altrettanto lapalissiano.....che c'è da scandalizzarsi?

Dico solo che se si sta male ci si cura, si prega o si medita ecc se si è in cerca dell'Assoluto!


giovedì 25 maggio 2023

 "L'intera idea di compassione si basa su un'acuta consapevolezza dell'interdipendenza di tutti questi esseri viventi, che sono tutti parte l'uno dell'altro e tutti coinvolti l'uno nell'altro."Thomas Merton

UNA BREVE PRATICA

Scegli qualsiasi oggetto creato dall'uomo nella stanza in cui ti trovi adesso.Dai un'occhiata da vicino. Nota come è assemblato.Ora, pensa alla sua genesi. Quali materiali sono stati utilizzati per crearlo? Da dove provengono? Chi erano le persone che lo producevano, lo confezionavano, lo trasportavano e lo vendevano? Se la risposta è "Non ne ho idea", prendi nota anche di questo.Non importa quanto o quanto poco sai delle persone che hanno creato questo oggetto, riconoscile interiormente, onora il loro lavoro e offri loro la tua gratitudine.

"Vieni presto: non appena questi fiori si aprono, cadono. Questo mondo esiste come la  lucentezza della  rugiada sui fiori." IZUMI SHIKIBU

Oh sì, viviamo intensamente l'attimo perchè  la vita passa velocemente, i fiori si aprono e poi subito cadono, oggi siamo giovani domani già decrepiti.

Tutto il mondo, tutta la vita sono in questo preciso attimo, in questo respiro, godiamolo pienamente in completa gratitudine: questa è la pienezza della vita , questa è l'essenza della meditazione.

domenica 21 maggio 2023

 Ieri sera ho sentito Michela Murgia raccontare che, da quando ha comunicato di avere un tumore in fase terminale ,varie persone che non vedeva da tempo le hanno scritto chiedendole di incontrala, quasi che fossero loro ad avere i giorni contati......e lei ha risposto di no, se fosse stata interessata a incontrarli li avrebbe cercati lei molto tempo fa.

La cosa mi ha colpito perchè tendiamo sempre ad essere gentili ed accomodanti e ad accettare di perdere tempo in situazioni e con persone che non ci interessano minimamente, riusciamo ad essere sinceri e onesti(magari anche brutali) solo quando siamo con le spalle al muro e ,avendo poco tempo, lo vogliamo spendere come e con chi vogliamo noi.

Forse dovremmo imparare a farlo prima, anche perchè non vi è certezza del tempo che rimane, e non vale la sprecarlo in rapporti inutili e senza senso.

A volte accettiamo queste relazioni insignificanti per paura della solitudine, a volte per compassione idiota o per sentirci "buoni" , certo è che sprechiamo tempo ed energie senza costrutto perchè non porta nulla nè a noi nè agli altri......

Credo non sia male rifletterci su, fare il punto di ciò che è essenziale ciò che non lo è e tagliare tutti i rami secchi.....è qualcosa di liberatorio.

venerdì 19 maggio 2023

altro audio
 

" Prenditi del tempo per celebrare i silenziosi miracoli che non cercano attenzione."JOHN O'DONOHUE

E' proprio così, spesso cadiamo nella tentazione di cercare "miracoli" o eventi eccezionali  , ci esaltiamo per esotismi ed esoterismi vari e ci dimentichiamo di riconoscere e celebrare i miracoli quotidiani, quelli che non cercano attenzione.

Un fiore, un sorriso, la pioggia o il tramonto, lo sguardo di un bambino o l'alba, il semplice essere ancora vivi......miracoli che non riconosciamo, che diamo per scontati ,ma che sono , forse, gli unici veri miracoli.

Meditare è prendersi il tempo per riconoscere il miracolo della vita, in ogni suo aspetto,è sviluppare stupore e gratitudine per i miracoli nascosti e poco appariscenti, tutto il contrario del materialismo spirituale, della ricerca del fantastico....

Prendiamoci il tempo per essere pienamente vivi.


mercoledì 17 maggio 2023

" Imparare a fermarsi e stare immobili è assolutamente necessario prima di poter ascoltare e rispondere pienamente e con gratitudine alla Vita, momento per momento."Br. David Steindl-Rast

E' la cosa più ovvia e banale, e proprio per questo la più difficile; fermarsi, stare quieti e silenziosi in vigile osservazione dovrebbe essere una cosa naturalissima e invece pare essere difficilissima per i più.

Insegnare a fermarsi e osservare, che è poi la base della meditazione, dovrebbe avvenire già dalla prima infanzia in famiglia e poi in ogni altra agenzia educativa, se non lo si impara subito dopo diventa più difficile.

Ovviamente non è mai troppo tardi e vale comunque la pena di impararlo.

Senza capacità di silenzio, attenzione e quiete non è veramente possibile fruire della vita, c'è solo un correre affannato e dissennato.

Credo che ognuno dovrebbe fare mente locale e valutare quanto è in grado di stare quieto e in silenzio e ,nel caso, educarsi ad una capacità maggiore e più significativa.

Anche il semplice sedersi, respirare consapevolmente senza fare nulla è di per sè un esercizio utilissimo, apre a sensibilità e orizzonti inaspettati.

Non c'è bisogno di essere Buddhisti o altro, è un atto semplicemente umano, è pre-religioso, viene prima di ogni qualsivoglia filosofia, è semplicemente mettersi in ascolto della vita ,nuda e cruda.

martedì 16 maggio 2023

 "Il dolore è il nostro legame comune. L'apertura al nostro dolore ci connette con tutti, ovunque... È un lavoro sacro."Francis Weller

Weller, noto psicoterapeuta ci richiama alla prima nobile verità del Buddha: la vita è sofferenza e ci invita a connetterci con questa dura realtà, perchè è attraverso di essa che sorge l'empatia, la compassione e la condivisione.

La sofferenza ci accomuna tutti, così come la morte; tutti, prima o poi ,soffriremo e tutti moriremo.

Relazionarsi con la realtà del nostro essere, con l'impermanenza e la sofferenza è un passaggio obbligato, per niente piacevole o desiderabile(soprattutto per il nostro ego) , ma decisivo.

Accettare questa realtà è connettersi con noi stessi, con gli altri e con la vita.

E' un percorso, una pratica, una via di realizzazione.


domenica 14 maggio 2023

 L'altra sera ho, per puro caso, sentito un'intervista ad un giovane musicista che diceva di aver sempre desiderato di riuscire a comunicare con il pubblico e ora che ci era riuscito era consapevole che la cosa non gli cambiava la vita e,in fondo, non era così importante.

Lo stesso vale per chi scrive o vuole trasmettere il Dharma o qualsivoglia altra visione del mondo....dapprima pensi che questo sia importantissimo, quando poi succede ti rendi conto che a te non cambia nulla e spesso pure ai tuoi lettori o uditori.

Ciò che è significativo è l'incontro profondo con qualcuno, mediato dal libro, dal video o altro ,raramente è utile.

Tutta gloria effimera, poi è anche vero che i tempi sono cambiati e non c'è più lo slancio e la tensione di un tempo, io se leggevo un libro che mi colpiva o sentivo una conferenza(internet era di là da venire) volevo incontrare l'autore o il conferenziere, confrontarmi, ora non succede quasi mai, ti applaudono e fine lì.

Nel mio piccolo vedevo che gli audio che ho fatto per un canale youtube (che ho ripostato pure qui) hanno avuto centinaia , anzi più di mille visualizzazioni l'uno e con ottimi commenti sotto.....non hanno sortito una singola visualizzazione di questo blog e ,ovviamente, nessun contatto personale(via mail ecc.), la cosa mi pare significativa.

Può essere che sia io non essere abbastanza stimolante....però mi è parso di capire che succede anche a personaggi di ben altro peso, pare che finiamo per essere vissuti come degli intrattenitori, magari pure bravi, ma nulla più.

Intratteniamo parlando di temi filosofici o spirituali, così come altri intrattengono cantando , ballando o raccontando barzellette, non c'è reale differenza.

Krishnamurti , anziano, diceva che nessuno lo aveva mai capito e che continuava a fare conferenze nella vaga speranza che un passante entrato per caso, magari per ripararsi dalla pioggia, finalmente capisse......chissà se alla fine ha avuto questa soddisfazione.

Io , ormai, ho sempre meno speranza e faccio gli audio o questi post più che altro perchè mi diverto e perchè mi aiutano a chiarirmi certi concetti, sempre meglio che parlare da soli!

Se poi qualcuno si diverte a leggere o ascoltare, anche se non porterà a nulla, tanto meglio.

Questo mondo dell'apparire e dell'intrattenere, dell'essere di moda non mi appartiene, probabilmente è questione di età e mio padre avrà detto lo stesso di me e dei miei coetanei....

Chissà se , prima della fine, potrò vedere qualcuno che entra per caso e capisce, come diceva Krishnamurti, ai posteri l'ardua sentenza.

venerdì 12 maggio 2023

giovedì 11 maggio 2023


Sveglio, consapevole e vigile: una pratica

Di fr. David Steindl-Rast, OSB

 Un atto di gratitudine è un tutto vivente. Sovrapponendo al suo fluire organico una griglia mentale come una serie di “passi” sarà sempre alquanto arbitrario. Eppure, per amore della pratica, una tale delimitazione può essere utile.In ogni processo, possiamo distinguere un inizio, una parte centrale e una fine. Possiamo usare questa griglia di base in tre fasi per la pratica della gratitudine:

Essere svegli, consapevoli e vigili sono l'inizio, la metà e la fine della gratitudine. Questo ci dà l'indizio di quali devono essere i tre passaggi fondamentali per praticare la gratitudine.

Fase uno: svegliati

Per cominciare, non iniziamo mai a essere grati a meno che non ci svegliamo. Svegliarsi con cosa? Sorprendere. Finché nulla ci sorprende, attraversiamo la vita in uno stato di stordimento. Dobbiamo esercitarci a svegliarci con sorpresa. Suggerisco di usare questa semplice domanda come una sorta di sveglia: "Non è sorprendente?" "Si Certamente!" sarà la risposta corretta, non importa quando e dove e in quali circostanze poni questa domanda. Dopotutto, non è sorprendente che ci sia proprio qualcosa, piuttosto che niente? Chiediti almeno due volte al giorno: "Non è sorprendente?" e presto sarai più attento al mondo sorprendente in cui viviamo.

La sorpresa può dare una scossa, sufficiente a svegliarci e a smettere di dare tutto per scontato. Ma potrebbe non piacerci affatto quella sorpresa. “Come posso essere grato per una cosa del genere?” possiamo urlare in mezzo a un'improvvisa calamità. E perché? Perché non siamo consapevoli del vero dono in questa data situazione: l'opportunità.

Fase due: essere consapevoli delle opportunità

C'è una semplice domanda che mi aiuta a praticare il secondo passo della gratitudine: "Qual è la mia opportunità qui?" Scoprirai che la maggior parte delle volte, l'opportunità che un dato momento ti offre è un'opportunità per godere – per godere di suoni, odori, sapori, consistenza, colori e, con gioia ancora più profonda, cordialità, gentilezza, pazienza, fedeltà, l'onestà e tutti quei doni che ammorbidiscono il terreno del nostro cuore come una calda pioggia primaverile. Più pratichiamo la consapevolezza delle innumerevoli opportunità di cui semplicemente godere, più diventa facile riconoscere le esperienze difficili o dolorose come opportunità, come doni.

Ma mentre la consapevolezza delle opportunità inerenti agli eventi e alle circostanze della vita è il fulcro della gratitudine, la consapevolezza da sola non è sufficiente. A che serve essere consapevoli di un'opportunità, a meno che non ci avvaliamo di essa? Quanto siamo grati si mostra dalla prontezza con cui rispondiamo all'opportunità.

Fase tre: rispondere in modo attento

Una volta che siamo in pratica per essere svegli per sorprendere ed essere consapevoli dell'opportunità a portata di mano, saremo spontaneamente vigili nella nostra risposta, specialmente quando ci viene offerta l'opportunità di godere di qualcosa. Quando un improvviso acquazzone non è più solo un inconveniente ma un regalo a sorpresa, coglierai spontaneamente l'opportunità di divertirti. Ti divertirai tanto quanto ai tempi dell'asilo, anche se non stai più cercando di catturare le gocce di pioggia con la bocca spalancata. Solo quando l'opportunità esige da te più del divertimento spontaneo, dovrai darti un po' di spinta in più come parte del Terzo Passaggio.


Il processo di revisione

Mi aiuta a rivedere la mia pratica di gratitudine applicando a questi tre passaggi fondamentali la regola che ho imparato da ragazzo per attraversare un incrocio: "Fermati, guarda, vai". Prima di andare a letto, guardo indietro alla giornata e mi chiedo: mi sono fermato e mi sono lasciato sorprendere? O ho arrancato in uno stato di stordimento? Ero troppo occupato per svegliarmi con sorpresa? E una volta che mi sono fermato, ho cercato l'opportunità di quel momento? O ho permesso alle circostanze di distrarmi dal dono nel dono? (Questo tende ad accadere quando le confezioni del regalo non sono attraenti.) E infine, ero abbastanza attento da seguirlo, per avvalermi pienamente dell'opportunità che mi veniva offerta?

martedì 9 maggio 2023

 Mah.....ieri ho terminato la prima stesura di un nuovo libro, chissà se e quando uscirà, comunque credo di aver fatto un librino profondo e semplice al contempo.... è dedicato all'impermanenza e alle sfide legate all'età.....

questo, forse, è il finale:

La morte altro non è che l’altra faccia della vita ,è vita ….rimuoverla ,negarla è un limitare la nostra esperienza esistenziale, è un castrarci spiritualmente.

Anni fa ho sognato il mio funerale: tutti danzavano e nell’aria c’era un brano degli YES :Yours is no disgrace(la tua non è una disgrazia) , fu un sogno molto sereno e pacificante, mi auguro che sarà proprio così,perché ,per dirla con Mingardi, quando sarà il momento: datemi della musica!


 vangelo 9