giovedì 4 agosto 2022

 "IL LAVORO DI UN INSEGNANTE(di Dharma) è assorbire, quando necessario, la croce dello studente. Se quella croce  ti da un bel po' di fastidio, di certo non dovresti insegnare. Anche se

ti da fastidio più di una volta, non dovresti insegnare.

Perché se ti dà fastidio, se la croce  ti provoca dolore, non puoi vedere chiaramente.

Sei accecato e il compito dell'insegnante è vedere chiaramente uno studente."charlotte joko beck

Un insegnante di Dharma dovrebbe essere sufficientemente consapevole se è in grado o meno di assorbire e supportare la "croce" , la sofferenza dello studente.....se quella croce è troppo pesante da portare dovrebbe ritirarsi.

Il rapporto fra insegnante e studente di Dharma, è qualcosa di incredibilmente magico e delicato,necessita di una particolare armonia, se questa viene a mancare il rapporto diviene tossico o, come minimo, inutile.

L'insegnante non è divino, ha i suoi limiti e deve esserne totalmente consapevole per non rischiare di proiettare la propria ombra sullo studente e per non farsi sommergere dalla sofferenza dell'allievo.

Dobbiamo capire fin dove possiamo spingerci e fermarci prima che la terra ci manchi sotto i piedi.

L'errore di insegnare a chiunque ,di ritenersi capaci di aiutare tutti ha creato non poca confusione e sofferenza, creando situazioni ingestibili.

Joko Beck indica con chiarezza che dobbiamo guardarci da questo errore e insegnare/supportare solo nell'ambito delle nostre attuali capacità.

Per questo,oltre che per mille altri motivi, da anni non faccio nulla per avere studenti o gruppi: se l'incontro accade ed è costruttivo non ci si tira indietro.....se no, meglio lasciar perdere!

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