"Questo è vero ovunque. Non significa che noi dobbiamo
mangiare ciò che è tossico, se una relazione o una situazione non fa bene alla nostra salute,
dovremmo lasciarla. Significa che possiamo gestire tutto ciò che è offerto dalla vita.
Significa che abbiamo più discernimento su ciò che possiamo digerire, su ciò che è necessario
per la nostra salute e ciò che dobbiamo lasciarci alle spalle. La domanda è, come possiamo
digerire ogni aspetto della vita in un modo che ci nutra e ci dia forza?" C.Joko Beck
Avere discernimento, imparare ad accogliere ogni cosa/situazione la vita ci offra senza cercare di sfuggirla, capaci di maneggiarla e decidere liberamente se tenerla o lasciala, questo è ciò che dovremmo riuscire a fare.
Fintanto che non sviluppiamo quell'abilità non siamo liberi, siamo condizionati dal " mi piace/non mi piace" ,dai nostri schemi, senza reale capacità di scelta, praticare è cercare di uscire da questo vicolo cieco.
E' un percorso lento e lungo, con molti periodi in cui non ci sembra di progredire, poi di colpo c'è uno scatto e ci troviamo in uno stadio successivo....poi di nuovo ci blocchiamo.
La pratica richiede costanza e pazienza , ha bisogno di crisi e difficoltà , solo così può diventare veramente creativa e generativa.
Proprio per questo pochissimi sono i veri praticanti, quelli che veramente vivono per e nella pratica, gli altri sono "turisti spirituali" che passano da un maestro all'altro, da una pratica all'altra sempre in cerca di nuove stimolazioni o di una via di fuga dalla noia(che è parte fondamentale della pratica).
Se facciamo parte di questa categoria meglio lasciar perdere e dedicarci ad altro, in quel modo non andremo da alcuna parte, perderemo solo tempo!
Bisogna saper lasciare i rapporti/relazioni/situazioni non sane o che, comunque, hanno fatto il loro tempo, non è facile ma anche questo è discernimento; un amico musicista diceva di come,avendo compreso di non poter raggiungere i livelli tecnici che desiderava, ha smesso di suonare in pubblico trovando una maggiore serenità.....
In quanti sono capaci di fare nello stesso modo, non per paura o altro, ma per raggiunta consapevolezza che è tempo di cambiare pagina?
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