" Cari amici pensiamoci:
mentre eravamo ancora nel corpo di nostra madre abbiamo dovuto imparare a lasciare e uscire,ad abbandonare e partire.È il nostro destino dalla nascita alla morte,ma noi possiamo vivere queste partenze e distacchi come un ricominciare non come una perdita."(Enzo Bianchi)
Vivere i distacchi, i lutti non come perdita ma come opportunità di rinascita/rinnovamento, una prospettiva stimolante e vivificante per ognuno di noi che, nella propria esperienza esistenziale, ha vissuto e dovrà vivere distacchi più o meno "grandi" o dolorosi.
Il Buddha diceva che la vita è sofferenza e questa sofferenza è, in buona parte, provocata dalla nostra incapacità di accogliere l'impermanenza, dal nostro attaccarci e irrigidirci ,dall'incapacità di elaborare i lutti.
"Lasciar andare e lasciar essere" ,ecco i mantra che dovremmo ripeterci in continuazione per poter essere in grado di rinascere/ricominciare dopo ogni perdita o distacco.
Lasciare che le cose siano come sono senza attaccarsi e aggrapparsi , lasciare che ciò che deve andare vada e ciò che deve venire venga.
Ci sembra qualcosa di innaturale, abituati come siamo a voler controllare/possedere/gestire, eppure è la legge stessa della vita: tutto ciò che viene deve poi andarsene per permettere ad altre cose di subentrare.
Dobbiamo solo lasciarci andare al ritmo/respiro della vita senza cercare di bloccarlo e ostacolarlo, questo è il segreto della rinascita/rinnovamento.
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