sabato 22 maggio 2021

 Ieri, un giovane autore(con vari libri pubblicati) , mi scriveva dicendo di aver sentito un paio di mie conferenze anni fa e che sono stato,per lui, una fonte di ispirazione.

Molto gentile, in effetti, e anche molto gratificante , resta però il problema: che significa essere di ispirazione?

C'è chi dice che Wagner fu di ispirazione per i nazisti ma, non credo sarebbe molto contento di saperlo.....A parte gli scherzi , sentirmi dire che sono di ispirazione, beh, mi fa tremare un pò le ginocchia.

Come scrivevo tempo fa in un post( che vedo è stato assai poco letto) che l'uomo è domanda, non risposta, quindi mi auguro di non aver mai dato adito a credere che avessi delle risposte o le stessi dando.

Essere di ispirazione può essere un vago indirizzare un cammino o una vita, forse è inevitabile per tutti noi e prima o poi lo facciamo (consciamente o inconsciamente) e chi, peste lo colga, scrive libri e tiene conferenze a maggior ragione.

Più vado avanti nel mio percorso più sento l'impellenza delle domande e l'inconsistenza delle risposte, l'unica risposta è il Silenzio e  mi viene da chiedermi se non sia tempo di smettere di scrivere.

Un mio amico musicista( il compianto Bertoli) diceva che l'uomo vuole almeno lasciare un figlio, un libro o una canzone, ovviamente con un desiderio  velato di immortalità.

 Di libri ne ho scritti, ho avuto dei figli e ho pure composto qualche canzone, questo dovrebbe gratificarmi ed eternarmi? Non credo proprio, i figli fanno la loro strada e il tuo ricordo impallidirà, i libri finiranno al macero e ,prima poi, nessuno canticchierà più le tue canzoni(le mie a maggior ragione).

Nonostante tutta questa "vanità dell'essere" ha senso essere di ispirazione? 

Forse siamo solo un seme come nella parabola evangelica , che morendo darà frutto, se trova il terreno fertile, chissà....

Mi verrebbe da dire che vorrei essere di stimolo, più che di ispirazione, cioè vorrei provocare quelle domande che ci spingono verso l'assoluto, sarà che temo sempre di più di passare per un venditore di certezze.

Come ho già scritto, sono un pò dispiaciuto che le cose che scrivo finiscano nel minestrone spiritual/esoterico/new age , confuse fra i mille altri libri che ,di certezze più o meno assurde, ne vendono  a getto continuo.

Certo fa piacere sapere di essere stati apprezzati ma, al contempo, percepisci la vacuità del tutto e anche i rischi.

La vera trasmissione dell'insegnamento avviene da cuore a cuore, in un rapporto profondo ed intimo, un libro o una conferenza sono, al più ,un dito che indica la luna. A volte il dito è importante ma è la luna che dobbiamo contemplare!

Se c'è qualcosa che mi piacerebbe lasciare è lo stimolo a che ciascuno trovi la sua via, il suo modo di essere , senza scimmiottare nessuno e senza appiattirsi su dogmi, tradizioni, credenze, in una ricerca libera e autentica.

Se sono riuscito ad ispirare qualcuno in questo percorso, allora posso essere soddisfatto, ai posteri rimane l'ardua sentenza!


1 commento:

  1. il profumo di sandalo, gigli e gelsomino
    non viaggia controvento, ma tu puoi.
    il profumo della bontà
    si diffonde in tutte le direzioni
    fino alla fine del mondo.
    guarda come fiorisce il loto
    in un mucchio di spazzatura
    vicino alla strada,
    la sua dolce fragranza
    rende il cuore leggero.
    così tu, il risvegliato, illuminerai
    l' oscurità intorno a te ed emanerai
    il dolce profumo della saggezza.

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  "Forever young. Crescere in saggezza. Un approccio contemplativo all’impermanenza e alle sfide dell'età" esce il 18 maggio.....