lunedì 22 marzo 2021

 Parliamo sempre di impermanenza, ci riempiamo la bocca di bei discorsi sul non attaccamento, poi un pomeriggio come tanti, con un bel sole e il vento un pò troppo freddo, vedi arrivare l'ambulanza e l'auto medica nella casa di fronte alla tua, quella di conoscenti, dove vive un amico diciottenne dei tuoi figli.....

Un'ora rimangono lì, poi se ne vanno lenti,senza le sirene accese,  più tardi arriva il furgone delle pompe funebri,l'avevo salutato pochi giorni fa. .....Paolo aveva 57 ani, due figli e una moglie a carico, un'infarto fulminante, i medici hanno tentato di rianimarlo ma era troppo tardi.

Impermanenza, ovviamente, ma che diavolo.....anche sfortuna, destino, karma o quello che si vuole.

Ecco che la vita si fa maestra, dura e implacabile, non si può sfuggire, bisogna confrontarsi con questa botta in pieno petto, bisogna mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti, aprire la mente alla spaziosità del Rigpa , e vedere la perfezione in ciò che ci appare come una totale imperfezione, come una smagliatura nella trama dell'essere.

Quando l'impermanenza non è più solo una parola ma si fa carne e sangue, allora il gioco si fa serio, allora si capisce se la nostra pratica è stata autentica o meno.

Fai buon viaggio Paolo, ovunque questo viaggio ti porti,noi rimaniamo qui , attoniti, a cercare di decodificare il mistero del vivere.

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  "Forever young. Crescere in saggezza. Un approccio contemplativo all’impermanenza e alle sfide dell'età" esce il 18 maggio.....