domenica 7 febbraio 2021

 EGO O SON DESTO?

Chiedo venia di essere caduto rovinosamente sul discorso dell'EGO, bestia mitica e onirica che tormenta i sogni dei praticanti spirituali(buddhisti e non).

Caduta accidentale, giuro che farò in modo di girarci alla larga in futuro ,perchè è argomento che scalda sempre un pò gli animi e crea malesseri(in fondo tutti abbiamo un ego, finanche inesistente, e spesso ci crea non poche difficoltà).

Se proprio volete sapere cosa penso allora potrei dire così: non credo sia possibile annullare totalmente l'ego , perchè se ciò accadesse, ci lasceremmo morire non avendo neppure più l'istinto di sopravvivenza.

L'ego è sicuramente inesistente, di per sè, è una funzione, più che altro, che però è indispensabile per vivere nel relativo.

Se non mi riconosco come un IO, non mi prendo cura di me stesso, vivo una dimensione assoluta che mi stacca dal relativo, è esperienza comune in certi momenti di picco, ma poi dobbiamo integrare questa visione nel quotidiano trovando un equilibrio.

L'esperienza dell'assoluto è disorientante e liberante, il problema è come integrarla col nostro viivere normale, le bollette da pagare, i figli da crescere ecc.

Lasciamo quindi l'ego a fare il suo sporco dovere di riportarci a contatto col relativo e con gli altri, che è poi l'essere umani.

Non è questione di sopprimere l'ego( sarebbe più spiccio suicidarsi) ma di utilizzarlo smascherandone ,però, gli inganni.

Faccio ciò che c'è da fare: preparo la cena, faccio la doccia, dò una carezza al cane , anche se so che farlo o non farlo , a livello assoluto, è lo stesso.

Se impariamo a riconoscere le trappole della nostra piccola mente,ecco che ci risvegliamo e possiamo utilizzarla senza esserne turbati,o peggio, obnubilati.

Io , al momento, la penso così, poi troverete numerosissimi maestri e libri che pontificano sull'abbandono dell'ego e altre meraviglie, fatevi voi la vostra idea, io non ho verità da vendere.

Più passano gli anni, più sono conscio delle infinite cose che non so e/o non ho capito.......quindi.......



5 commenti:

  1. perfettamente d'accordo! in fondo anche l'ego-non ego si inscrive nella capacità di superare il contaddittorio del relativo, vivendolo sapendo che esiste come il vortice della corrente del fiume che se pensi che non esiste ti inghiotte, se pensi che esiste ti impedisce un piacevole bagno. La via di mezzo: grande insegnamento!

    RispondiElimina
  2. scusate se metto 'i piedi nel piatto' - per così dire - ... ma ... smascherare il 'travisamento' costituito dalla [totalmente] errata percezione di una entità illusoria [chiamata convenzionalmente 'ego'] - non è lo stato di buddha ? ... - e - sia detto per inciso - ... non mi risulta - che nessun buddha - si sia - mai - suicidato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. nessuno nega che vada smascherato il gioco/travisamento percettivo dovuto all'ego....semplicemente è pericoloso parlare di "uccisione o annullamento" dello stesso.
      Non è questioni di annullare ma di smascherare, l'ego rimane (come strumento) ma avendo compreso che ,di per sè, è vuoto e senza realtà non ci blocca più.

      Elimina
  3. grazie marco [penso tu lo sappia : ti considero uno dei miei due maestri 'nirmāņakāya].

    RispondiElimina

  "Forever young. Crescere in saggezza. Un approccio contemplativo all’impermanenza e alle sfide dell'età" esce il 18 maggio.....