" Man mano che impariamo ad avere compassione per noi stessi, il cerchio della compassione per gli altri – cosa e con chi possiamo lavorare, e come – si allarga."PEMA CHÖDRÖN
Avrere compassione per noi stessi significa fare amicizia con ciò che siamo , smettere di pretendere di essere diversi e "migliori".
Non vuol dire essere accondiscendenti con i nostri difetti e le nostre nevrosi ma riconoscere ciò che c'è e lavorare su quelle fondamenta.
Se accogliamo noi stessi per ciò che siamo in questo momento possiamo anche accogliere gli altri per ciò che sono sviluppando autentica empatia e compassione.
Per dirla in modo evangelico dobbiamo prima amare noi stessi per poi amare il prossimo come noi stessi.
Riconoscere ciò che c'è come una possibilità e non come un difetto/mancanza è il punto essenziale per sviluppare l'auto-compassione che è il primo passo per un autentico cammino spirituale e umano.
Lavoriamo con ciò che c'è in noi stessi e negli altri e smettiamola di pretendere che ci sia ciò che vorremmo, anche questo è lasciar essere e lasciar andare, l'essenza della pratica meditativa.
Nessun commento:
Posta un commento