sabato 14 gennaio 2023

 


CORPO,PAROLA e MENTE

 

Nella tradizione Dzogchen del Buddhismo Tibetano si dice che le tre porte verso la realizzazione sono Corpo ,Parola e Mente, laddove il corpo è tutto l’insieme degli aggregati fisici, delle sensazioni ed emozioni, la parola (lung in tibetano) è l’energia vitale che si manifesta grossolanamente nel respiro e nella parola  ,ma che permea e sostiene ogni aspetto di noi( corrisponde al Chi dei cinesi o al Prana degli induisti) e la Mente è sia la piccola mente(pensiero, razionalità) che la Grande mente( consapevolezza, spaziosità e compassione).

Le tre porte sono simboleggiate dalle sillabe OM AH HUM che sarebbero anche il suono primigenio corrispondente.

Om è di colore bianco, Ah è di colore rosso e hum è di colore blu

Di fatto la pratica è armonizzare questi tre aspetti e trasformarli in possibilità di crescita e saggezza.

Dice  Geshe Tenzin Wangyal Rinpoche

“Con il corpo del dolore o identità, noi prendiamo la pillola bianca e la trasformiamo in Quiete; con la parola del dolore, prendiamo la pillola rossa e la trasformiamo nel Silenzio; e con la mente del dolore, prendiamo la pillola blu, e la trasformiamo in Spaziosità.

Come entriamo nelle esperienze di Quiete, Silenzio e Spaziosità, il nostro dolore diventa il cammino per la liberazione. Ogni condizione si trasforma in un cammino che ci guida alla liberazione finale, in connessione con l’imperitura essenza.”

Se al posto del termine dolore, che può risultare un po’ forte e ci mettiamo Stress o nevrosi  ecco che ci risulta chiaro che il percorso di Mindfulness è un percorso di conoscenza, possesso, armonizzazione e trasformazione di questi tre aspetti.

Se siamo minimamente consapevoli di noi stessi possiamo facilmente comprendere quanto poco conosciamo del nostro corpo parola e mente e che tipi di relazione distorta abbiamo.

Nella nostra cultura abbiamo avuto, per secoli,un rifiuto religioso del corpo, visto come fomite di colpa e tutta l’etica e l’ascetica si basavano sulla negazione del corpo percepito come prigione dell’anima; salvo poi reagire con una esaltazione della corporeità,della salute ,della giovinezza e della sessualità negli ultimi decenni( con la rimozione e demonizzazione dell’invecchiamento, la ricerca della “perfezione fisica” ecc).

Due atteggiamenti eccessivi e controproducenti che ci allontanano da una serena consapevolezza della nostra fisicità che il semplice apprezzare il nostro essere vivi così come si manifesta nel momento presente(giovani o vecchi che siamo, sani o malati).

Per questo i primi esercizi di Mindfulness si basano sull’attenzione e ascolto del corpo(body scan) e delle sue sensazioni; dobbiamo riconnetterci ad esso ,riscoprirlo e farci amicizia.

La Parola, o energia è ciò che ci rende vivi, appena ci lascia il nostro corpo diventa un cadavere.Generalmente siamo assai poco coscienti del fluire di questa energia sottile, per farlo si utilizza la consapevolezza del respiro, il suono dei mantra e anche tecniche di visualizzazione.

La Mente è sia il vorticare di pensieri ed emozioni, ma è anche  il silenzio e la spaziosità che sono lo sfondo o base , dapprima impariamo ad osservare i pensieri e a lasciarli andare, senza seguirli e senza creare pensieri sui pensieri , poi si impara a riconoscere il silenzio e la spaziosità che stanno dietro i pensieri e a riposare in essi.

Quando riusciamo a non identificarci più con i pensieri e a non prenderli troppo sul serio rilassandoci nello spazio sconfinato della Grande Mente, proviamo un reale sollievo e ogni traccia di stress (sofferenza) svanisce come la neve al sole.

Tendenzialmente ci identifichiamo  con i nostri pensieri, li riteniamo “reali” e perdiamo di vista ciò che veramente è.

Pensate di essere seduti su un prato in montagna con ,davanti a voi, splendide catene montuose , vicino a voi ,però, c’è un bel mucchio di sterco di vacca, con tanto di mosche che vi svolazzano sopra.

La vostra mente si concentra sul quello sterco e cominciate a produrre pensieri come: ma quella bestia infame,proprio qui doveva fare i suoi bisogni? Oppure : ma che odore tremendo e che schifo quelle mosche!

In un attimo siete totalmente presi dai vostri pensieri e le montagne svaniscono, così la vallata, siete totalmente presi dallo sterco.

Se invece lasciate aperta la vostra  mente, accogliete tutto l’orizzonte, godete dei monti, della vallata e pure dello sterco che entra nella consapevolezza panoramico senza turbare il tutto!

Più la nostra mente è aperta ,più riusciamo ad accogliere tutto l’orizzonte senza perderci nei nostri pensieri ossessivi.

Quando armonizziamo Corpo ,Parola e Mente, raggiungiamo uno stato di equilibrio e di pace che ci permette di vivere totalmente ogni aspetto della vita con decisione e leggerezza al contempo.

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