CORPO,PAROLA
e MENTE
Nella
tradizione Dzogchen del Buddhismo Tibetano si dice che le tre porte verso la
realizzazione sono Corpo ,Parola e Mente, laddove il corpo è tutto l’insieme
degli aggregati fisici, delle sensazioni ed emozioni, la parola (lung in
tibetano) è l’energia vitale che si manifesta grossolanamente nel respiro e
nella parola ,ma che permea e sostiene
ogni aspetto di noi( corrisponde al Chi dei cinesi o al Prana degli induisti) e
la Mente è sia la piccola mente(pensiero, razionalità) che la Grande mente(
consapevolezza, spaziosità e compassione).
Le tre porte
sono simboleggiate dalle sillabe OM AH HUM che sarebbero anche il suono
primigenio corrispondente.
Om è di
colore bianco, Ah è di colore rosso e hum è di colore blu
Di fatto la
pratica è armonizzare questi tre aspetti e trasformarli in possibilità di
crescita e saggezza.
Dice Geshe Tenzin Wangyal Rinpoche
“Con il
corpo del dolore o identità, noi prendiamo la pillola bianca e la trasformiamo
in Quiete; con la parola del dolore, prendiamo la pillola rossa e la
trasformiamo nel Silenzio; e con la mente del dolore, prendiamo la pillola blu,
e la trasformiamo in Spaziosità.
Come
entriamo nelle esperienze di Quiete, Silenzio e Spaziosità, il nostro dolore
diventa il cammino per la liberazione. Ogni condizione si trasforma in un
cammino che ci guida alla liberazione finale, in connessione con l’imperitura
essenza.”
Se al posto
del termine dolore, che può risultare un po’ forte e ci mettiamo Stress o
nevrosi ecco che ci risulta chiaro che il
percorso di Mindfulness è un percorso di conoscenza, possesso, armonizzazione e
trasformazione di questi tre aspetti.
Se siamo
minimamente consapevoli di noi stessi possiamo facilmente comprendere quanto
poco conosciamo del nostro corpo parola e mente e che tipi di relazione
distorta abbiamo.
Nella nostra
cultura abbiamo avuto, per secoli,un rifiuto religioso del corpo, visto come
fomite di colpa e tutta l’etica e l’ascetica si basavano sulla negazione del
corpo percepito come prigione dell’anima; salvo poi reagire con una esaltazione
della corporeità,della salute ,della giovinezza e della sessualità negli ultimi
decenni( con la rimozione e demonizzazione dell’invecchiamento, la ricerca
della “perfezione fisica” ecc).
Due
atteggiamenti eccessivi e controproducenti che ci allontanano da una serena
consapevolezza della nostra fisicità che il semplice apprezzare il nostro
essere vivi così come si manifesta nel momento presente(giovani o vecchi che
siamo, sani o malati).
Per questo i
primi esercizi di Mindfulness si basano sull’attenzione e ascolto del
corpo(body scan) e delle sue sensazioni; dobbiamo riconnetterci ad esso
,riscoprirlo e farci amicizia.
La Parola, o
energia è ciò che ci rende vivi, appena ci lascia il nostro corpo diventa un
cadavere.Generalmente siamo assai poco coscienti del fluire di questa energia
sottile, per farlo si utilizza la consapevolezza del respiro, il suono dei
mantra e anche tecniche di visualizzazione.
La Mente è
sia il vorticare di pensieri ed emozioni, ma è anche il silenzio e la spaziosità che sono lo
sfondo o base , dapprima impariamo ad osservare i pensieri e a lasciarli
andare, senza seguirli e senza creare pensieri sui pensieri , poi si impara a
riconoscere il silenzio e la spaziosità che stanno dietro i pensieri e a riposare
in essi.
Quando
riusciamo a non identificarci più con i pensieri e a non prenderli troppo sul
serio rilassandoci nello spazio sconfinato della Grande Mente, proviamo un
reale sollievo e ogni traccia di stress (sofferenza) svanisce come la neve al
sole.
Tendenzialmente
ci identifichiamo con i nostri pensieri,
li riteniamo “reali” e perdiamo di vista ciò che veramente è.
Pensate di
essere seduti su un prato in montagna con ,davanti a voi, splendide catene
montuose , vicino a voi ,però, c’è un bel mucchio di sterco di vacca, con tanto
di mosche che vi svolazzano sopra.
La vostra
mente si concentra sul quello sterco e cominciate a produrre pensieri come: ma
quella bestia infame,proprio qui doveva fare i suoi bisogni? Oppure : ma che
odore tremendo e che schifo quelle mosche!
In un attimo
siete totalmente presi dai vostri pensieri e le montagne svaniscono, così la
vallata, siete totalmente presi dallo sterco.
Se invece
lasciate aperta la vostra mente,
accogliete tutto l’orizzonte, godete dei monti, della vallata e pure dello
sterco che entra nella consapevolezza panoramico senza turbare il tutto!
Più la
nostra mente è aperta ,più riusciamo ad accogliere tutto l’orizzonte senza
perderci nei nostri pensieri ossessivi.
Quando
armonizziamo Corpo ,Parola e Mente, raggiungiamo uno stato di equilibrio e di
pace che ci permette di vivere totalmente ogni aspetto della vita con decisione
e leggerezza al contempo.
actual wisdom
RispondiEliminathank you marco
<|:-)