sabato 10 dicembre 2022

 

Qualcuno( a seguito del post precedente), come ovvio, mi ha fatto presente che non ha senso parlare di bontà fondamentale e non parlare di Dio....in primis nessun credente è obbligato a leggere ciò che io e tutti gli altri Buddhisti scrivono, omettendo, per ovvi motivi, il discorso di Dio.....a seguire , se il termine bontà è per voi troppo legato all'idea di Dio( ma è un termine scelto da Trungpa Rimpoche per tradurre il concetto di Alaya), possiamo usare sanità fondamentale o purezza.....

L'dea di Dio , come un essere personale che interviene nella storia, tipico della cultura Giudeo-Cristiana, non è ,in alcun modo, presente nell'esperienza del Dharma; personalmente penso (ma anche molti maestri hanno detto lo stesso,anche cristiani) che spesso sia  solo una proiezione dei nostri desideri (il vero Dio è indicibile e inimmaginabile dice Odile van deth----biblista e teologa) e nulla ha a che fare con l'Assoluto.

Dire che Dio è buono......è solo un proiettare i nostri desideri, molto meglio l'dea del Dio Hindu che è ha in sè il bene e il male, la creazione e la distruzione , in modo non duale.

Dopo di che ognuno crede ciò che vuole , ma non si può pretendere che io  scriva di cose che non credo , e di cui non ho esperienza,  la fede è grazia(come insegna il catechismo e non scelta.,come dovrebbero ben sapere i "credenti"....o ti viene data oppure non è che te la puoi creare) e io questa grazia non l'ho ricevuta......abbiate pietà di me!!!

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