giovedì 3 novembre 2022

 Un giorno una persona salì sulla montagna dove si rifugiava una donna eremita che meditava

e le chiese:
- Cosa fai in tanta solitudine?
Al che lei rispose:
- Ho un sacco di lavoro da fare.
- E come fai ad avere così tanto lavoro?
Non vedo niente qui...
- Devo allenare due falchi
e due aquile tranquillizzare due conigli disciplinare un serpente
motivare un asino
e domare un leone.
- E dove sono? Non li vedo...”
- Li ho dentro.
- I falchi si lanciano su tutto quello che mi viene presentato, buono o cattivo, devo allenarli a lanciarsi su cose buone. 
Sono i miei occhi.
- Le due aquile con i loro artigli feriscono e distruggono, devo insegnare loro a non fare del male.
Sono le mie mani.
- I conigli vogliono andare dove vogliono, scappano dall’affrontare situazioni difficili,
devo insegnare loro a stare tranquilli anche se c'è sofferenza o ostacoli.
Sono i miei piedi.
- L’asino è sempre stanco, è testardo, molto spesso non vuole portare il suo peso.
È il mio corpo
- Il più difficile da domare è il serpente.
Anche se è rinchiuso in una gabbia robusta, è sempre pronto a mordere e avvelenare chiunque sia vicino. 
Devo disciplinarlo.
È la mia lingua.
- Ho anche un leone.
Oh... è fiero, vanitoso,
crede di essere il re.
Devo domarlo.
È il mio ego.
- “Come vedi, amico, ho molto lavoro da fare.
E tu?
A cosa stai lavorando?”.
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Questa mi è stata inviata da un amico....direi che coglie subito nel segno.
Noi a che stiamo lavorando? 
Seguiamo l'eremita o stiamo disperdendo le energie in mille rivoli senza affrontare i fondamentali?
Ognuno deve cercare di essere onesto con se stesso e darsi una risposta......e agire di conseguenza.

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