"C'è la sofferenza. La sofferenza deve essere compresa" così dice la prima nobile verità del Buddha e oggi lo sentivo visceralmente mentre parlavo con un carissimo amico di lunghissima data(eravamo compagni di scuola) che è finito in ospedale per un grosso calcolo renale e nonostante un tentativo di rimuoverlo dovrà tornare sotto i ferri e nel frattempo, oltre al dolore, si è beccato una infezione .
Siamo fragilissimi, basta un nonnulla ed eccoci malati o morti, tendiamo a rimuovere questa scomoda verità, eppure è la base del sentiero spirituale.
Siamo impastati di sofferenza, è insita in noi , nel corpo come nella mente, è una presenza costante che ci accompagna, a volte palesandosi altre vote nascosta.
Comprendere la sofferenza, guardarla negli occhi, farci amicizia per poi gestirla è qualcosa di fondamentale per il nostro essere totalmente umani , per una possibilità di crescita e "realizzazione".
E' un percorso lungo, spesso faticoso, ma imprescindibile, perchè solo così potremo, forse, giungere all'estinzione della sofferenza ......
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