lunedì 9 maggio 2022

 Leggevo un post di Lidia Ravera dove confessava, con vergogna, di aver desiderato che la radio ,che aveva acceso appena sveglia, la smettesse di parlare di guerra......potremmo aggiungere anche di covid e di riscaldamento globale!

E' triste ,ma noi esseri umani non riusciamo a stare più di tanto col dolore e la sofferenza, dopo un pò desideriamo sfuggire, magari ce ne vergogniamo  ma alla fine vorremmo solo un pò di banale "normalità".

Come praticanti della meditazione buddhista dovremmo saper stare con l'impermanenza e la sofferenza , in realtà non è che sempre ci si riesca....anzi.....

Questi anni fra la pandemia, la crisi ecologica, ora la guerra e pure le cavallette in sardegna sembrano essere una bella preparazione per una "apocalisse" con i fiocchi: siamo tutti stanchi, vorremo sentir parlare di qualcosa di positivo, ogni tanto.....è umano, non c'è da vergognarsi.

L'importante è non perdere la compassione, non diventare cinici, egoisti e menefreghisti......non dico che dobbiamo morire per Kiev ma neppure pensare solo al nostro tornaconto.

Già tanti Italiani pare stiano cominciando a essere contrari alle sanzioni alla Russia, non per motivi ideologici( che possono essere discutibili ma comprensibili) ma per puro egoismo,perchè non se ne vuole avere ripercussioni economiche......e questo è ben meschino....

Non che sia una novità , l'abbiamo fatto con i migranti, con la fame in africa ecc.ecc, anche gli Ucraini muovono ad empatia finchè non ci fanno spegnere il riscaldamento o non ci rovinano le vacanze.

Non so se le sanzioni servano, siano giuste o meno( credo che la situazione sia assai complessa e noi cittadini vediamo ben poco di tutti i giochi geopolitici che stanno dietro) , mi interrogo solo su quello che proviamo noi, sulla nostra capacità di compassione  e/o sul nostro egocentrismo.

In questi tempi cupi spesso mi sento "poco ispirato" ,come un pò obnubilato .....forse capita a tanti, certo è che non mi sarei mai aspettato di vivere una pandemia(e non è finita) ,una guerra in europa( e chissà a cosa porterà), mi pare di non avere parole, nè idee, minimamente intelligenti o significative, ( a dire il vero non ne sento neppure da tutti gli altri) e quindi penso che il silenzio sia più funzionale e vero.

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