lunedì 15 novembre 2021

 piccola riflessione a bassa voce: ma i buddhisti nostrani hanno mai sentito parlare di impermanenza?

Questa riflessione sorge a fronte degli sforzi titanici di alcune comunità , a fronte della morte del Maestro, di rimanere vive e "tal quali", con una protervia e un attaccamento a ciò che è stato, sicuramente umanamente comprensibile ma buddhisticamente non giustificabile.

Tutto cambia, tutto è destinato a perire, compresi i centri di Dharma ,le associazioni spirituali e affini, un meditante dovrebbe averlo capito e digerito.....e invece.....

Il lasciar andare e il lasciar essere continuano ad essere lontani anni luce, 2500 anni di Buddhismo e il mondo va sempre peggio? Mah......


1 commento:

  1. per greta chiavazzoli 1993 :

    deve scrivere all' indirizzo e-mail di marco valli

    [osel.dorje@tiscali.it]

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