martedì 19 gennaio 2021

 Pagine di diario ritrovate.......parlano di alcuni giorni passati con Padre Tholens, amico e maestro.....un pò di anni fa


12/7/93

L'autostrada scorre imperterrita sotto le ruote dell'auto,

linea grigia infinita,mentre da un cielo di piombo cominciano

a scendere le prime gocce....gocce enormi che scoppiettano

sul parabrezza con un rumore secco .

Guido con decisione fra i grossi e puzzolenti T.I.R. con una

sensazione di scoramento,quasi una lieve depressione che mi

coglie ad ondate fra una galleria e l'altra....eppure una

parte di me e' felice di questo viaggio.

La pioggia diventa sempre piu' fitta e l'aria e' quasi

fredda;che abbia paura di questi giorni piu' intimi con

Cornelio?

In fondo l'intimita' ci svela gli uni agli altri e forse si

teme di mostrare qualcosa di se' che non e' amabile o di

scoprire nell'altro lati odiosi....

Odio l'autostrada con la sua monotonia e il suo traffico...

Ecco Firenze!

La strada che sale sulle colline del chianti e tortuosa  ma

piacevole e poi e' rispuntato il sole...un sole caldo che

gioca a nascondino con nubi bianche torreggianti in un cielo

blu cobalto.

I boschi si avvicendano alle viti e alle ville ,per un attimo

intravvedo l'arcobaleno....un segno di buon auspicio.

L'ultimo tratto di strada sterrata che porta all'eremo e'

come sempre polveroso e panoramico,spengo il motore davanti

al cancello e mentre scarico la borsa dall'orto vedo arrivare

Silvia con una giovane ospite alta e robusta con un viso di

una ingenuita' disarmante(pensiero maligno:solo i cattolici

sono o fanno gli ingenui cosi')

Silvia,con suo garbo solito(ma a ottant'anni si puo'

perdonare)mi intima(in realta' chiede ,ma con un tono...)di

ritornare in paese ad acquistare dei pomodori....ben arrivato

pellegrino!

Tornato coi pomodori scopro che Cornelio e' fuori con Lorenzo

e tornera' nel pomeriggio....la giovane che si chiama Chiara

comincia a bombardarmi di domande e visto che dovro' dormire

in stanza con lei comincio a pensare che avro' da parlare un

poco...

Pranzo con Silvia stanca e nervosa,Chiara vorace(con la sua

stazza e la sua eta'...)e il famoso Don Asnaghi che snocciola

amenita' come un vecchio nonno .

Io vorrei riposare...ma la fanciulla mi snocciola i suoi

dubbi,le sue ansie,le sue paure,e allora

ascoltiamo,consigliamo,scuotiamo....ma la stanchezza si fa

sentire.

Tristezza di una giovinezza castrata da una famiglia,da un

ambiente cattolici....Chiara si lamenta che deve fingere coi

genitori che la vedono/desiderano immacolata e perfetta

mentre lei fuma di nascosto,sogna uno spinello  e trema al

pensiero del sesso....

Corpo fremente impossibilitato a gioire da mille paure,mente

inquieta costretta a pensieri troppo vecchi....che tristezza!

Cerco la parola giusta che possa entrale nel cuore e

scardinare tutto il resto....

Cornelio e' tornato,mi abbraccia festoso...discutiamo sul

programma di domani e di colpo sento quanto lo amo e quanto

lui mi ami(o e' tutta illusione?)e' bello stare insieme

anche senza dire o fare nulla.

Fuori piove di nuovo,fa freddo ma non e' importante.

Lorenzo esce a cena...tocca a me(a me?!)guidare la preghiera

serale...canto qualche mantra,poi una mezzora di meditazione

silenziosa .....alla fine leggo un paio di brani dal libro

della preghiera universale.

Cornelio uscendo dalla cappella mi guarda con gli occhi che

ridono e me dice"sono fel;ice che tu sia qui....la preghiera

mi e' piaciuta moltissimo..."

Franca era venuta prima  della preghiera e avevamo parlato un

poco,l'ho anche massaggiata e forse questo e' meglio che

tanti discorsi.

Dopo cena ho portato i cani a fare un giro,la pioggia e'

cessata e il cielo e' di nuovo limpido ,le stelle sembrano

vicinissime....il freddo e' pungente.

A letto,ma troppo infreddolito,Chiara ha voglia di

chiacchierare e io rischio di essere sgarbato,rannicchiato

sotto le coperte cercando si togliermi il malessere.

Notte infame!

La pancia mi duole,l'ospite della stanza di sopra pare essere

insonne e sposta sedie o tavoli a intervalli regolari

svegliandomi.

La mattina pare non venire mai...

13/07

La luce ora filtra fra le fronde della grande quercia che e'

a guardia della finestra,mi sento un po' rotto,ma non troppo

stanco....esco dal letto e salgo in cappella prima che suoni

la campana.

Colazione veloce,poi bisogna partire.....

Chiara mi chiede se torno....le mie parole l'avranno turbata

a sufficienza? mah!....che la vita ti ridoni la

liberta' fanciulla! io non posso fare di piu'!

La strada verso Arezzo passa fra boschi e colline,il cielo e'

di un blu accecante e ad ogni svolta io e Cornelio ci

stupiamo di qualcosa...sembriamo scolaretti in gita.

Tutto e' cosi' lindo ,dopo la pioggia,il verde abbaglia,i

contorni sono netti e puri,nella valle una bruma  sale dal

fiume e rende il panorama magico...

Cornelio mi parla della sua nottata,del suo risveglio nel

cuore della notte,della sua meditazione,dei suoi sogni...mi

chiede spiegazioni sulla meditazione Buddhista,parliamo del

libro di Dhiravamsa che Valentinelli gli ha donato.

Ed eccoci ad arezzo,o meglio vicino ad arezzo in una grande e

vecchia casa signorile persa nella campagna,una casa

magnifica anche se quasi fatiscente dove vivono una vecchia

signora con la figlia tumorata e insieme a loro una teoria

infinita di gatti e cani,galline ,oche,anatre il tutto in una

confusione notevole .

La figlia parla in continuazione,anche del suo male quasi ad

esorcizzarlo mentre la vecchia madre curva per l'artrosi si

aggira indaffarata.

Con Cornelio facciamo una passeggiata parlando aq ruota

libera di contemplazione,yoga,amicizia  e tutto il resto

rimaniamo anche in silenzio ad ascoltare il vento fra le

fronde....

Cornelio mi racconta molte cose della sua vita e mi chiede di

me,di come sono giunto alla meditazione,dei miei  incontri

e il dialogo fluisce ininterrotto come un grande fiume ,nulla

e' forzato.

Il pranzo e' tutto a base di pesce...mangiamo con gusto .

Abbiamo riposato anche un poco,e poi di nuovo sulla strada

con le due amiche che ci salutano   dal cancello dicendoci di

ritornare a trovarle.

La strada ora sale di nuovo verso l'appennino,sento ora la

stanchezza della nottata.

Camaldoli finalmente!

Quanti ricordi ....e poi la bellezza dei boschi,la freschezza

delle acque .

Il Priore ci accoglie dandoci del tu e stringedoci la mano

,poi ci porta nelle nostre celle.

Assisto alla messa ma la stanchezza e tale che sono solo

insofferente.

Cena nel refettorio coi monaci....P. Calati ci accoglie

affettuosamente vuole che lo chiami per nome.

Piccola passeggiata con Cornelio nel bosco mentre il cielo

scurisce,respiriamo a pieni polmoni.

Cornelio mi chiede le impressioni della giornata e mi dice

che mi e' molto grato per questo viaggio che da solo non

avrebbe fatto,per lui e' importante,venendo ora a vivere in

italia,mantenere i contatti con Camaldoli che e' la comunita'

monastica piu' viva e vitale e oltretutto e' legata

all'Ashram in India.

E' quasi buio...ci rifugiamo a letto.

 

14/07

Ottima dormita....anche Cornelio e' riposato.

Il cielo si e' di nuovo annuvolato.

Porto Cornelio nel bosco a vedere un vecchio castagno che ha

circa 500 anni,si conclude che in fondo i vecchi pagani che

vedevano divinita' e spiriti in ogni cosa avevano grande

saggezza.

Trovo dei lamponi....dono delle divinta' silvestri?

A pranzo parliamo di nuovo con P. Calati che ci invita a

ritornare ....saremo sempre i benvenuti.

Scendiamo dal passo dei Mandrioli,e Cornelio uomo di grandi

pianure(da buon olandese) e' meravigliato dalle rocce e dagli

strabiombi.

Siamo stanchi,l'autostrada e' noiosa come sempre ma senza

traffico...

Una breve sosta a casa,Donatella non ci aspettava cosi'

presto.

il tempo di un caffe' e poi dritti in stazione perche'

Cornelio vuole essere a Milano questa sera.

Sul binario un po' di tristezza per la separazione...Cornelio

mi ringrazia di tutto ,anche delle chiarificazioni sulla

meditazione!!!!

Un ultimo abbraccio....in ogni caso ci rivediamo la prossima

settimana.

 

 

15/07

Che dire si tutto questo che vissuto in questi giorni?

Credo che questa intimita' abbia rafforzato e approfondito il

mio rapporto con P. Cornelio, c'e' una diversa qualita' del

sentire,un sentirsi al di la'degli schemi .

Non e' facile descrivere i sentimenti,e forse descriverli e'

un po' tradirli.

In ogni caso GRAZIE! e tanto,tanto di piu'!

1 commento:

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