domenica 25 ottobre 2020

 ANCORA L'IMPERMANENZA IN QUESTI GIORNI CUPI

Il Buddha ci ha insegnato l'ovvia verità che tutto cambia e tutto si modifica e scompare, nulla è permanente .a livello relativo, solo nell'esperienza assoluta del Rigpa ( dell'Essere, se preferite) si va oltre l'impermanenza.

Ci meditiamo sopra, pratichiamo , eppure in questi giorni di totale incertezza da un punto di vista sanitario, ma anche sociale ed economico la esperiamo in tutta la sua crudezza.

Ieri un caro amico mi ha comunicato che moglie e figlio sono positivi al covid con sintomi e lui attende l'esito, prima di lui tanti altri....un giorno siamo sani ,il giorno dopo no!

Tutto cambia, anche il significato delle parole, un tempo ,non tanto lontano, l'aggettivo positivo aveva un'accezione  "positiva" ,ora invece "negativa" e l'aggettivo negativo il contrario.....

Viviamo in una sorta di esodo, di biblica memoria,  nel deserto, la terra promessa è ormai un sogno dimenticato e ci pare di girare in tondo senza meta , senza un orizzonte e una prospettiva.

Tremendo? 

Per certi versi sicuramente, eppure, come ogni crisi, è anche una incredibile possibilità per fermarci e interiorizzare, digerire la verità cruda e cupa dell'impermanenza del relativo ,per poi muoverci verso il superamento dell'attaccamento che è la radice della sofferenza.

In questi tempi cupi e quasi surreali(chi mai avrebbe pensato di vivere una situazione simile?), solo la contemplazione, l'esperienza del Rigpa, possono permetterci di rimanere saldi, sereni e aperti alla vita.

Sfruttiamo questi tempi come un duro e serio ritiro di pratica, utilizzando ogni singolo momento per meditare sulla realtà ultima della vita  e per aprirci al suo fondamento ultimo.


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