domenica 2 agosto 2020

MADRI(E PADRI) O NO ?

Mi capita spesso di incontrare coppie o singoli che desiderano avere figli, così come altri che lo temono o non lo desiderano  e , in questo caldo appiccicoso mi ritrovo a pensare ai meccanismi individuali e sociali ,che ci spingono a riprodurci oppure no.
Francamente, a partire dalla mia esperienza, credo di poter dire la la genitorialità non dà e non toglie, non è un arricchimento nè un impoverimento del nostro percorso esistenziale di per sè, dipende dai casi e dal modo di viverla.
Si può essere persone complete con o senza figli ,così come si può essere insoddisfatti e nevrotici: ricordo un'amica che allo scoccare del famoso orologio biologico si affannò a fare un figlio col primo di passaggio, 'pur di farlo, perchè doveva dare un senso alla sua vita, col risultato che la bambina finì per essere cresciuta dai nonni e la mia amica sprofondò in una depressione che la portò a spiccare il volo da una finestra del quinto piano anni dopo.
Forse è il caso di non affannarsi a voler essere madre o padre e lasciare che la vita faccia il suo corso , se deve accadere accadrà ,in caso contrario, andrà bene comunque.
Neanche a farlo apposta mi è arrivato questo libro:



che è un bel saggio sulla scelta o no della maternità nella nostra società.
Mi ritrovo a pensare che noi umani pensiamo troppo, intellettualizziamo ogni cosa, perdendone l'intrinseca semplicità e naturalità.
Tutto diviene contorto e complesso:sesso. relazioni,genitorialità,spiritualità.
Un bel bagno di semplicità ci renderebbe il vivere assai più "vero" e piacevole!

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