martedì 5 maggio 2020

Questo doveva essere su Vivere Consapevolmente ma è stato tagliato dall'editore


GRATUITA’ E PRODUTTIVITA’- IL LAVORO COME VIA

E’ possibile pensare all’attività lavorativa ,non solo realtà frustrante ,ma come via di realizzazione? La regola di  San Benedetto  indica la via dell’ora et Labora, laddove il lavoro è ugualmente importante della preghiera e ,anzi, ne è parte integrante, Il Maestro  Zen Hyakujo disse:un giorno senza lavoro, un giorno senza cibo, facendo sì che il monachesimo giapponese non si fondasse pù sull’elemosina ,ma sul lavoro per l’autosostentamento, lavoro svolto con attenzione meditativa , in modo da diventare ,a tutti gli effetti una continuazione della pratica.
Ora viviamo i una società e in ambienti altamente competitivi e con una richiesta di produttività ,spesso, esasperata ,possiamo, nonostante tutto, di rendere il luogo di lavoro un luogo di pratica?
Se la meditazione è uno stato della mente  ,aperta e totalmente consapevole, questo stato mentale può essere utilizzato in qualunque situazione, lavoro compreso.
Se io entro in ufficio o in fabbrica con una mente fresca, curiosa, aperta, posso lavorare in un’ottica di gratuità, nel senso che  mentre lavoro,lavoro, totalmente assorbito dall’azione, come dal respiro seduto in meditazione, senza pensieri sul passato o sul futuro , completamente attento all’attimo presente.
Questo tipo di atteggiamento lavorativo trasforma in pratica il mio fare, togliendo ogni stress e frustrazione(prodotti dalla mente discriminante), conseguentemente sono più sereno, lavoro meglio e finisco anche per essere più produttivo.
Lavorare in modo equanime, gratuito, senza un fine al di là del lavoro stesso è una meditazione in movimento.
Sicuramente il lavoro manuale può risultare inizialmente più adatto a questo tipo di pratica, ma con l’esperienza può essere allargato  ad ogni tipologia lavorativa, anche le più complesse o di maggiore responsabilità
BREVE MEDITAZIONE SUL LAVORO
Proviamo ad utilizzare lo spirito meditativo svolgendo qualche semplice lavoro, ad esempio spazzare il giardino, poi,pian piano lo porteremo in qualunque attività.
Dapprima prendiamo alcuni respiri profondi e consapevoli, poi prendiamo  la scopa o il rastrello, sentiamo la consistenza del legno del manico, percepiamo se è liscio o ruvido, percepiamo la posizione del corpo, quindi cominciamo a raccogliere le foglie, cerchiamo di ritmare il movimento con la respirazione, mantenendoci completamente concentrati sul movimento e sul respiro.
Ogni volta che percepiamo dei pensieri sorgere , riconosciamoli ,poi lasciamoli andare ,ritornando a portare attenzione al movimento e al respiro.
Per alcuni può essere d’aiuto ripetere col respiro e movimento frasi del tipo:” inspirando  spazzo le foglie ,espirando allontano ogni  negatività “ oppure” inspiro e mi senti vivo, espiro e ripulisco l’intero mondo”

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