venerdì 19 luglio 2019



Essere grati, anche del puro fatto di essere vivi, è una saggezza che è sempre più rara, concordo con Br David che è però il vero fondamento di una vita sensata e spirituale.
Se non riusciamo ad apprezzare i doni della vita, sempre persi nei nostri fantasmi interiori o proiettati verso soddisfazioni future, siamo morti dentro ,non c'è eros in noi.
Imparare ad essere grati per ogni singolo respiro è ,forse, uno dei traguardi più importanti per un meditante.
Il respiro entra, poi esce,lo osserviamo con attenzione e ne sentiamo il miracolo; l'aria entra e poi esce,siamo vivi!
Certo è più dura essere grati quando il mondo  pare crollarci addosso, ma ogni crisi è anche possibilità , ogni morte è l'inizio di una rinascita.
Il mito cristiano della resurrezione, così come quello tibetano della reincarnazione, sono simboli della nostra possibilità/capacità di rigenerarci dopo eventi traumatici e luttuosi ,di rinascere dalle nostre ceneri.
Possiamo rinascere solo se sappiamo lasciar andare lasciar essere e se riusciamo ad essere grati per questa fine e questo nuovo inizio.
La gratitudine è il punto chiave e coltivarla, incentivarla, curarla come un fiore prezioso è il cuore di una pratica autentica

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