martedì 4 giugno 2019

Ho appena finito di leggere : LA STRADA DI CASA di Jim Harrison, l'avevo in casa da anni e , chissà perchè, non l'avevo ancora preso in mano.
Un grande romanzo corale, personaggi indimenticabili e una acuta disanima dell'animo umano,in una america rurale strettamente legata al mondo dei nativi Sioux.
Leggendo, mi veniva da pensare a quanto siamo complicati....a come riusciamo a "incasinarci" la vita in mille modi geniali e , da quel vedo, anche i praticanti spirituali ,cosiddetti maestri compresi, non è che ne siano esenti.
Potrei citare mille storie di "cadute" più o meno rovinose....ma tutto questo non mi scandalizza, semmai mi fa provare una forte sensazione di umana simpatia .
Siamo tutti umani, deboli e forti al contempo, fallibili e sempre un pò irrisolti......abbiamo sprazzi di saggezza e illuminazione e scivoloni nevrotici......ed è bello che sia così.
In fondo, con tutti i nostri alti e bassi, sarebbe già tanto arrivare alla fine della strada come il nonno del libro citato e morire con dignità e leggerezza.....
Ultimamente sto diventando sempre più insofferente nei confronti dei vari predicatori (di ogni tradizione) che cercano di vendersi come "perfetti" o "illuminati" nonchè portatori di non so quale certezza.....
Siamo tutti umani .......i superuomini(spirituali e non) ancora non esistono....per fortuna!

beh ci sta l'ennesimo pezzo di Finardi!!

2 commenti:

  1. direi proprio che è così. L'idea dell'illuminazione come realizzazione totale dopo la quale si è capito tutto è foriera di egocentrismi. Meglio accettare le proprie imperfezioni. Giustissimo anche che proprio queste im perfezioni sono il sale della vita!!

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  2. caro roberto - permettici una precisazione a proposito del tuo intelligente commento. la precisazione è questa : l' "illuminazione" "non" "è" "capire" ; l' "illuminazione" "è" "aprire".

    eugenio

    fondazioneacquarius@libero.it

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