mercoledì 4 luglio 2018



EGO O SON DESTO?

Mio figlio ,il mese scorso, è andato con degli amici ad un mega concerto a Firenze,e avevo osato chiedergli di farmi uno squillo quando arrivava.....
Passano le ore e nessuna notizia, provo a chiamarlo :sempre spento....per farla breve ho avuto sue notizie la mattina alle cinque quando è rientrato in casa!
Alcuni giorni fa un'amica mi chiede se posso passare a guardare la sua caldaia che fa un pò le bizze, le dico che passo verso le 20.
Alle 20 in punto sono lì e suono il campanello ,nessuna risposta, riprovo....nulla. Decido di chiamarla sul cellulare, suona libero ma non risponde, rimonto in macchina e me ne vado.
Dopo un'ora mi squilla il cellulare, è lei che si scusa ma : SI ERA PROPRIO DIMENTICATA CHE DOVEVO PASSARE!!!!!( e poi pratica Vipassana)
Eventi banali, certo, che capitano a tutti...eppure, dietro queste piccolo cose sta l'ego.
Mio figlio era così preso dall'orgasmo del rock e dagli amici che non si preoccupava per nulla del sottoscritto, l'amica si era messa a chiacchierare e la caldaia e io che dovevo metterci mano eravamo spariti dall'orizzonte della coscienza.
Niente di grave, direte, al più una mancanza di attenzione e di rispetto....certo, ma anche un ego ingombrante che dice : IO,IO,IO .E' capitato a tutti noi di dimenticarci un appuntamento o altro(c'è chi si dimentica i figli al supermercato, o peggio in macchina dove rischiano la morte per il caldo) ,ma il problema è se ci chiediamo come possa essere accaduto, perchè la nostra mente si è fissata solo sull'esperienza piacevole o sgradevole che stavamo vivendo resettando tutto il resto(persone comprese)
Quando non è una sindrome da sovraffaticamento , è solo il nostro ego che passa i limiti e ci trascina in un deliquio solipsistico in cui esistiamo solo noi; vi ricordate il detto: il mal di pancia MIO, fa molto più male del tumore TUO!
Va da sè che tutti noi abbiamo ego ipertrofici , ma è questione del più e del meno, un pò di consapevoleza , attenzione e conseguente rispetto per gli altri non farebbe male.
Lasciamo stare il superamento dell'Io e altri mirabili realizzazioni, per cominciare basterebbe tenere sempre nell'area della coscienza che non esistiamo solo noi e che non siamo i soli ad avere dei bisogni  e conseguentemente non sarebbe poi un male rispettare anche quelli altrui.
Un pò di rispetto, di attenzione......arrivare puntuali agli appuntamenti, cercare di ascoltare anche l'altro(invece di inondare il prossimo di parole), piccole cose ,che aiutano lo sviluppo della consapevolezza e facilitano la relazione umana......partiamo almeno da qui, se no che si medita a fare?


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