Questo giorno che ho perso
e che non ha fruttato
se non una mestizia, il puntiglio
del suo modesto mucchio
di faccende.
"Questo giorno che ho perso
ed ero nell’esilio
dentro panni che non erano miei
e scarpe che mi disagiavano
e tasche che non riconoscevo
e correvo correvo puntuale
senza neanche un dono
per nessuno. Solo un vuoto, corto
respirare. A conferma che nel disamore
il fare anche se fai resta non fatto" Mariangela Gualtieri
Ecco.....quante volte non facciamo fruttare i giorni, quanti ne perdiamo nel disamore, nella noia, nella mancanza di gratitudine, senza doni per nessuno, persi nel correre ,non si sa bene verso cosa.
Se c'è un "peccato" , beh è certamente questo, è uno spreco del dono della vita, un insulto alla nostra vera natura(illuminata) ,è solo vuoto(non sana vacuità) , mancanza di pienezza.
Tutti lo sperimentiamo, più o meno spesso, e questa bella poesia ci deve aiutare ad esserne consapevoli , a richiamare la coscienza e a risvegliarci nell'attimo presente.
è opportuno non cedere allo sconforto. il rigpa è sempre presente
RispondiElimina'glorificate dio con la vostra vita' - si dice nella messa cattolica.
ovviamente.....
Elimina'l' ovvio non è poi così ovvio' - se scaturisce dal 'positìvo' [e non dal 'negatìvo' ]. ... questo non è 'indoràre la pillola' - 'sorrìdere stile 'parèsi' - o 'think pìnk' a tutti i costi. ... è 'aggiràre' ciò che è 'deprimènte' - per concentrarsi su ciò che è realmente 'costruttìvo'. ... occorrerebbe farlo presente anche a quel 'distillatòre' 'di' 'esegèsi del 'piagnistèo' - che è enzo bianchi.
RispondiEliminaimpietoso il tuo giudizio su fratel Enzo.....che pure ha i suoi limiti, ma che ,ogni tanto, dice qualche cosa di condivisibile.
EliminaComunque l'esperienza del Rigpa non è spiegabile a chi non l'ha fatta!